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Sebastiano Pizzimenti: la voce delle notti trentine



L’inizio precoce, a 14 anni, e un lungo percorso che lo ha portato anche fuori dal Trentino. Sebastiano, 30 anni, di Fornace, illumina da 15 anni i palcoscenici delle discoteche: la sua voce accompagna il lungo viaggio elettronico della notte, nel Trentino che non dorme mai. E tutto iniziò per caso…


di NICOLA PISETTA

Era il 31 dicembre 2004, quando a Fornace si teneva, presso il teatro comunale, la festa di capodanno: «una malinconia da morire», ci dice oggi Sebastiano Pizzimenti. «In tanti ci stavamo annoiando, finché non mi fu dato il microfono per fare gli auguri ai presenti: restai incollato per quattro ore, imparando a parlare a ritmo di musica». Per Sebastiano, detto anche Piz, da lì decollò la passione per la vocalizzazione. Il vocalist, nelle discoteche, è colui che accompagna a gran voce il pubblico: lo anima, è il condottiero della notte a fianco del deejay e come dice Sebastiano, «una figura d’invenzione tutta italiana: nelle discoteche all’estero, spesso, non c’è».

Sebastiano cominciò prestissimo e assieme ad un deejay di Fornace, Max La Rocca, diede vita ad un progetto musicale chiamato Collegamento Mentale.

«Le nostre prime tappe, nel corso del 2005, furono vicine: andavamo a Fornace, Lases e Albiano. Già a fine 2005 arrivò, per noi, lo step successivo: il palcoscenico dell’indimenticabile Paradisi Number One di Pergine».

Ma la vera prova di forza, per Sebastiano, avvenne il 31 ottobre 2007, durante la grande festa di Halloween tenutasi al Pian del Gac, «in provincia di Fornace», come urlò da vero trascinatore alla platea che inondò il tendone: vocalizzò dinanzi a migliaia di persone e da lì iniziò il percorso che lo portò a lavorare sia al Talpa a Piné che, soprattutto, fuori dal Trentino.

Nel giro di pochi mesi conquistò diverse discoteche lombardo-venete, dal Florida di Brescia, al Dehor di Desenzano sul Garda; dal Nord-Est di Caldogno al Mynt di Mantova, passando col tempo anche al rinomato Matrix di Trezzo sull’Adda, non lontano da Milano. «Al Matrix, nel 2010, vocalizzavo fino a due sabati al mese, restando intanto anche in Trentino, tra cui all’ex Lido Disco di San Cristoforo – ricorda Sebastianopoi purtroppo dovetti abbandonare la Lombardia, riprendendo l’attività a pieno ritmo, qui in regione, cinque anni più tardi: divenni la prima voce dell’Artè, quando fu inaugurato, spostandomi anche, tra i vari luoghi, allo Shuttle di Andalo, allo Spleen di Arco, al Mardok di Cavalese, alla Fabbrica di Pedavena di Levico...».

Nel frattempo, spiccano anche...


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