Nella seconda giornata di Grand Prix a Zagabria, presso l’Arena Zagreb, sabato 19 agosto, Irene Pedrotti nella categoria fino a 70 kg, conquista il terzo posto.
La terza medaglia di bronzo in due mesi, per la ventitreenne trentin-torinese, dopo l’European Games di Cracovia in Polonia a squadre miste, sale al terzo posto anche ai Giochi Mondiali Universitari a Chengdu in Cina, unica civile tra le fila della Nazionale, e unica italiana del gruppo judo a vincere una medaglia.
Questa volta, invece la porta via al Grand Prix di Zagabria in Croazia, primo grande risultato a livello senior per la trentina, che mai si era spinta così in alto in un appuntamento del World Judo Tour, collezionando un bel po' di punti per il sogno olimpico.
L’azzurra, esentata dal primo turno, ha iniziato il suo cammino con le due vittorie ottenute ai danni dell’indiana Garima Choudhary e della polacca Kataryna Sobierajska per immobilizzazione. Nell’ incontro valevole per la Pool B, poi, a sbarrarle la strada è stata la slovena Anka Pogacnik, che l’ha costretta ad essere sanzionata tre volte.
Pedrotti, dunque, è ripartita dal ripescaggio, in cui ha potuto beneficiare sulla tedesca Samira Bock, per concludere con successo nella finale per il terzo posto con una tecnica spettacolare che ha portato il punto a vantaggio di Irene nella sfida sulla polacca Eliza Wroblewska, un confronto ottimamente amministrato sin dalle prime battute dalla nostra portacolori.
“ In questi mesi abbiamo lavorato molto e finalmente sono riuscita ad esprimermi a questo livello. - ha detto Irene Pedrotti- Ringrazio Enrico Parlati, che oggi mi ha seguita al top e la mia società Accademia Torino. Dedico questa medaglia alla mia famiglia che c’è sempre ovunque io sia”.
“Nota più che positiva la gara di Irene, - ha commentato il coach Enrico Parlati- che quando mette le mani al posto giusto fa davvero molto bene”.
Per Irene, ora un po' di riposo per rivederla carica a Baku in Azerbaijan per un Grand Slam, dal 22 al 24 settembre.
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