Questa mattina il C.d.A. della società editrice Sie ha deciso di chiudere il quotidiano "Trentino" che domani sarà in edicola per l'ultima volta.
«A seguito della grave crisi in cui versa il comparto editoriale, in particolare quello della carta stampata, aggravata dal perdurare della pandemia Covid19 che non accenna a scemare, la S.I.E. SpA comunica di dover procedere, dopo 75 anni di presenza sul territorio, alla chiusura della testata “Trentino” data la non sostenibilità economica del ramo d’azienda» si legge nel comunicato.
Fondato nel 1945, scompare così dopo 75 anni di storia una testata storica della nostra provincia che attualmente occupa 18 giornalisti. A tale proposito la società rende noto che «non ci saranno licenziamenti ma solo il ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale giornalistico mentre il personale amministrativo/gestionale non subirà ulteriori provvedimenti rispetto a quanto già in atto. Alcune risorse giornalistiche saranno dirottate al web». Perché, fa sapere sempre la società, «la versione digitale della testata, che si trova all’indirizzo www.giornaletrentino.it, rimarrà invece attiva e ulteriormente ampliata per mantenere vivo il marchio che da sempre informa e rende partecipe la popolazione alla vita della nostra provincia».
«La chiusura di una testata giornalistica rappresenta sempre una perdita per la comunità. Nel caso di una testata storica, che ha accompagnato la nascita della democrazia nel nostro Paese e quindi anche nella nostra regione, la perdita è ancora più dolorosa. Colpisce in questa vicenda la decisione assunta in maniera così repentina; le difficoltà che il mondo dell’informazione sta attraversando, in particolare quelle dei quotidiani, incalzati dalla concorrenza del digitale, ci erano ben note, ma la notizia della chiusura del Trentino ci ha presi comunque di sorpresa. Interrogarsi sul perché di questi eventi è un compito che spetta non solo agli editori, ai giornalisti e alle altre figure che animano con la loro professionalità e il loro impegno la vita di una testata, ma che ci riguarda tutti, sia per le sue conseguenze occupazionali, sia perché il pluralismo dell’informazione è un indice di buona salute per la società nel suo complesso. Ci auguriamo che la proprietà del quotidiano si adoperi ora - come ha annunciato - per garantire un futuro dignitoso a tutte le persone coinvolte, a salvaguardia delle tante professionalità che, come abbiamo avuto modo di sperimentare anche noi politici e amministratori, hanno animato negli anni le pagine di questo storico quotidiano. La Provincia autonoma di Trento, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascun attore, rimarrà sempre e comunque un interlocutore attento, nell'interessa di tutta la comunità».
Questo il pensiero espresso dal presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, a nome della Giunta provinciale, dopo avere appreso della decisione della proprietà – il gruppo editoriale Athesia – di procedere alla chiusura del quotidiano Trentino.
Solidarietà con i colleghi delle redazioni interessate viene espressa anche dall’Ufficio stampa della Provincia, che nel suo lavoro quotidiano ha sempre avuto nel Trentino un interlocutore importante.
«A nome mio e di tutto il Consiglio provinciale – scrive il Presidente del Consiglio provinciale
di Trento Walter Kaswalder – desidero esprimere il rammarico di fronte alla notizia che la storica testata “Trentino” - già “Alto Adige edizione di Trento – ferma le rotative. Si sapeva delle difficoltà di bilancio e – purtroppo – del trend drammaticamente al ribasso delle vendite di quotidiani in edicola, ma si confidava nella buona riuscita del “salvataggio” operato tre anni fa dal gruppo Athesia, che rilevò il giornale nato nel secondo dopoguerra, non per liquidarlo ma per tentarne il consolidamento. Ora il panorama informativo provinciale si riduce visibilmente e questo è un male evidente per la democrazia e per l’autonomia speciale.
L’auspicio è ovviamente quello che si salvaguardino le posizioni dei lavoratori e che si rafforzi almeno la voce on line del “Trentino”. Piena solidarietà a tutti coloro che sono colpiti da questa chiusura, la esprimo anche a nome dei giornalisti in forza all’ufficio stampa del Consiglio provinciale».
«Sono molto dispiaciuto del fatto che la crisi del settore, unita ai contraccolpi generati dalla pandemia, abbia determinato la decisione di chiudere una testata così importante per il sistema dell'informazione locale quale è quella del quotidiano Trentino. Ci conforta leggere che la proprietà intende proseguire almeno sul versante on-line la propria attività, anche a tutela dell'occupazione, ma la nostra intenzione è comunque di attivare fin da subito tutti gli strumenti di tutela di cui il nostro territorio dispone. Io stesso convocherò a breve la proprietà e i sindacati per individuare, ove necessario, un possibile percorso di accompagnamento e formazione finalizzato alla salvaguardia delle professionalità presenti all'interno dell'azienda. Il Dipartimento Sviluppo Economico, il Servizio Lavoro e Agenzia del Lavoro metteranno in atto tutti gli strumenti di cui dispongono per sostenere i singoli lavoratori in questa difficile transizione»: così l'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, nel commentare la notizia della prossima chiusura del quotidiano Trentino, annunciata oggi.
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