di Giuseppe Facchini
PERGINE VALSUGANA – Un nuovo importante arrivo al Gs Valsugana per il 2020: da Bologna, infatti, è approdata in Valsugana Giulia Lodi, specialista del lancio del giavellotto della categoria Promesse...
Giulia, parlaci un po' di te...
«Ho 21 anni, sono di Bologna, all’atletica ci sono arrivata grazie ai miei genitori che sono ex atleti, anche se mio padre gareggia ancora nella categoria master! Dopo aver provato una serie infinita di sport diversi, dalla ginnastica artistica al nuoto sincronizzato e pallavolo, poi ho provato il giavellotto ed è nato tutto. Alla prima gara ufficiale, disputata quasi come sfida, 25 metri; nel giro di due anni sono arrivata a 42 metri. Il resto è storia!».
Cosa ti piace di questa specialità?
«Il giavellotto è una specialità di base molto tecnica, ma allo stesso tempo estremamente bella. Il lancio è uno dei gesti quasi più naturali per l’essere umano. È un gesto che richiede forza, esplosività e coordinazione, purtroppo a volte può risultare traumatico».
Com'è stato il tuo 2019?
«Un anno molto tosto. Per allenarmi e frequentare l’università mi facevo in quattro. La stagione è stata un susseguirsi di alti e bassi, tuttavia, non mi sono arresa e ho guadagnato la finale ai Campionati italiani assoluti con il mio personale, un lancio di carattere! Sono stata contenta, per i tanti sacrifici fatti».
Cosa ti aspetti dal 2020?
«Sono molto contenta di essere passata al Valsugana con la possibilità di partecipare alle finali nazionali di società. Punto a dare il meglio di me, a migliorarmi. Sto lavorando sia sulla tecnica che sulla mente. Nel corso degli anni ho accumulato conoscenze importanti grazie alle mie allenatrici Alessandra Busi e Marinella Vaccari, che piano piano sto mettendo a frutto. Ora mi alleno con i miei genitori con l’aiuto prezioso di Roberta Franchi come preparatrice atletica».
Che studi frequenti?
«Faccio Economics & Finance, un corso di laurea in inglese, che richiede molto impegno, però sono fiera di riuscire a conciliare in qualche modo lo sport con lo studio».
Il Trentino lo conosci?
«Mi piace molto, a livello naturalistico è bellissimo, sono amante della natura; mi piace molto la serietà con cui affrontate le cose, non è scontata».
Come ti definisci?
«Mi definirei ironica e generosa, gli altri mi definiscono solare ma volte un po’ testarda...chiedere ad amici per conferme!».
Amicizie in atletica?
«Per me l’atletica ha sempre significato famiglia. Tante amicizie sono nate al campo di allenamento e tra noi ci consideriamo una famiglia allargata, anche se veniamo da squadre diverse. L’atletica è il mezzo che mi ha permesso di conoscere tante belle persone da ogni regione. Sono amica di Noa Ndimurwanko del Gs Valsugana, che ho conosciuto a Bologna».
Hai qualche hobby?
«Sono una patita di sport in ogni sua forma, dal basket al tennis, dallo sci alla ginnastica. Ho una passione per l’arte e la fotografia che coltivo nel tempo libero».
Vuoi aggiungere qualcosa?
«Vorrei ringraziare la società del Valsugana che mi ha dato questa possibilità, non vedo l’ora di conoscere tutti e iniziare questa nuova esperienza».
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