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Girolamo Bertondelli: il medico che salvò la Valsugana dalla peste





di MASSIMO DALLEDONNE


Sono trascorsi 417 anni da quando, era il 22 gennaio del 1607, nasceva a Borgo Valsugana, da Gasparo e Anna Bazzanella, Girolamo Bertondelli, ancora oggi ricordato come medico, storico e nobile del Sacro Romano Impero

Come ricorda nel suo volume “Dizionario biografico di uomini del Trentino Sud-Orientale” Antonio Zanetel, il giovane studia medicina a Padova, Bologna e Roma e all’età di 23 anni, nel 1630, inizia la sua professione di dottore. 

Esercitava nella piccola borgata di Levico Terme quando dovette fare i conti con la peste “di manzoniana memoria”: le persone morivano uno dopo l’altro, ma il Bertondelli, che esercitava pure nel suo paese natio, scongiurò il contagio dei suoi concittadini. In che modo?


Con una serie di sagge a draconiane decisioni che preclusero il contagio non solo alla comunità del Borgo, ma anche a tutta la Bassa Valsugana. 

Come ricorda Zanetel «da quel momento Borgo lo considerò padre della patria e il suo consiglio diventava legge anche per gli amministratori di tutta la comunità»

Presso la biblioteca comunale di Trento è gelosamente custodito un suo manoscritto dal titolo “Ristretto della storia della Valsugana” e a Venezia diede alle stampe anche un opuscolo: Miracoli operanti dall’onnipotenza divina… benedetti dalla santa memoria di Innocenzo XI, raccolti con diligenza e fedeltà da me dottor Girolamo Bortondelli

Era pervaso da un alto e spiccato senso religioso tanto che, dopo la morte della moglie Anna Maria Buffa avvenuta nel 1687 e dalla quale ebbe 14 figli, alla veneranda età di 80 anni decise di prendere i voti e farsi sacerdote.

Ancora Vittorio Zanetel: «Ma l’opera storica di maggior rilievo fu l’Historia di Feltre, edita a Venezia dalla tipografia Vitali nel 1673. Per questa opera venne inscritto nel libro d’oro della nobiltà feltrina, opera che diversi decenni fa venne ristampata in copia anastatica». 

Nella sua vita Girolamo Bertondelli scrisse anche diversi volumi: Relatione della Sacra Translatione del Venerabile Corpo dell’inclito Martire San Prospero (Bassano, tipografia Remondini), Il Monastero di S. Anna e le Clarisse a Borgo (stampato a Cles). 

Scrisse pure del romitaggio di San Silvestro, struttura che esisteva sulla sponda opposta del lago omonimo e ora scomparso, e iniziò anche la Storia cronologica universale della fondazione di Roma, opera di cui riuscì a tracciarne sei parti. 

Girolamo Bertondelli muore a Borgo Valsugana il 24 giugno del 1690 all’età di 83 anni e tutti suoi volumi passarono al dottore Giovanni Battista Ignazio Ceschi di Santa Croce. 

In segno di riconoscenza per la sua opera storica dedicata alla città di Feltre, ancora oggi viene ricordato con una lapide che si trova nella chiesa di Ognissanti di quella città.  






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