di Giuseppe Facchini
Gaia Zuri, 22enne di Firenze, al terzo anno di università dove studia scienze dell'educazione e della formazione, è uno dei volti nuovi del GS Valsugana targato 2020...
Gaia, raccontaci un po' di te...
«Ho 22 anni, sono di Firenze, studio scienze dell’educazione e della formazione, sono al terzo anno di università».
Gaia, come hai iniziato con l’atletica leggera?
«Da piccina, a 8 anni, avevo già una grande passione per lo sport, mi sono sempre allenata tutti i giorni e nella stessa squadra e società, stesso gruppo e allenatori. Ho provato tutte le specialità, lungo, 100 hs, alto, 100, poi da allieva con l’allenatore, vedendo le mie caratteristiche che avevo, abbiamo scelto insieme i 400 ostacoli che secondo me è la disciplina più bella che ci sia».
Cosa ti piace di questa specialità?
«È un mix di cose, parti ultima e arrivi prima e anche il contrario, è una gara tutta da vedere e scoprire».
Cosa ti ha spinto a gareggiare per il GS Valsugana?
«Ho cambiato, io vivo di obiettivi e questa cosa mi stimola molto rispetto a prima, sono soddisfatta e contenta di questa scelta. Per me questa scelta può essere una svolta alla mia carriera».
Con la tua amica Angelica?
«Abbiamo iniziato insieme, forse lei ancora prima di me, ci unisce una grande passione per lo sport».
Quali gli obiettivi per la stagione?
«Scendere sotto il minuto e migliorare, mi alleno tutti i giorni per quello. Per il futuro vorrei entrare in un Corpo anche se questo è difficile».
Che tipo di ragazza sei?
«Sono solare, anche se al primo impatto posso sembrare chiusa come persona, però appena faccio amicizia divento molto positiva. Non sono una che esce, o che faccio tardi. Lo sport che pratico richiede molto tempo, torno a casa dall’università alle 4 del pomeriggio e alle 6 ho allenamento».
La tua famiglia?
«Per fortuna la mia famiglia mi ha sempre sostenuto e mio fratello è stato anche atleta».
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