di GIUSEPPE FACCHINI
Alessandro Moser del Gs Valsugana Trentino ha conquistato domenica scorsa una splendida medaglia di bronzo ai Campionati italiani cadetti che si sono svolti a Caorle.
L’atleta quindicenne di Caldonazzo si è infatti classificato al terzo posto nella gara dei 1000 metri dopo una straordinaria rimonta dall’ultimo posto al terzo con il tempo di 2’35”54 record personale e a pochissima distanza dal vincitore, il siciliano Luca Cavazzuti in 2’34”23 e dal secondo, l’emiliano Alessandro Casoni in 2’34”67. Ottimo risultato tra le fila del Gs Valsugana anche per Francesco Ciola che nei 300 metri è giunto al quinto posto della Finale B in 38”42, e Francesca Marchi che ha partecipato alla gara degli 80 ostacoli.
Abbiamo intervistato Alessandro Moser al suo ritorno a casa.
Come è andata questa tua gara?
«E’ stata una gara molto difficile dal punto di vista psicologico anche perché era la mia prima gara disputata fuori Regione, ero molto incerto su quello che poteva accadere e come si poteva strutturare la corsa. Ero terrorizzato e pietrificato per la tensione che poi negli ultimi giorni è continuata a crescere per l’importanza dei Campionati Nazionali. Grazie ai consigli del mio allenatore Claudio Pedri, che ringrazio per avermi seguito e supportato in questi ultimi mesi, avevamo anche pensato alla strategia con cui affrontare la gara. Poi alla partenza le cose sono andate diversamente: sono partiti tutti molto forte e non sono riuscito a reagire subito. Ero nel gruppetto degli ultimi fino ai 400 metri finali, poi ai 300 metri mi sono svegliato e ho fatto uno scatto arrivando a ridosso dei primi due. Non pensavo di arrivare a prenderli e invece ero lì a pochissimo dal vincitore. Sono gare che bisogna correre tanto con la testa oltre che con le gambe. Sono contentissimo per quello che ho fatto, per il tempo e la posizione ma ancora di più per l’esperienza che sono riuscito a fare dato che per me è tutto un mondo nuovo. Questi momenti sono fondamentali in vista delle gare del prossimo anno nella nuova categoria allievi».
Hai iniziato con l’atletica appena 5 mesi fa e ora su un podio nazionale. Come sei arrivato a questo sport?
«Sono partito partecipando ai nazionali studenteschi con la squadra della scuola. Era fine aprile quando con la professoressa di ginnastica ci siamo ritrovati al campo CONI di Trento e dopo aver fatto due prove di velocità, ha voluto che provassi i 1000 metri. Arrivato in fondo, si è avvicinato l’allenatore Giorgio Bertotti che mi ha scoperto e mi ha letteralmente lanciato nell’atletica leggera, dandomi ancora oggi stimoli e motivazioni che mi entusiasmano e di cui gli sono grato. Quando ho iniziato ad allenarmi continuavo anche a giocare da calciatore nell’Audace di Caldonazzo e quindi praticavo due sport. La prima gara di atletica il 21 maggio a Mezzolombardo l’ho vinta subito e non capivo come avessi fatto, se era un caso o se era perché mancava qualcuno. Finito il campionato di calcio mi sono dedicato interamente alla corsa. Quando corro e faccio allenamento mi diverto, certo che non mi sarei mai aspettato di riuscire così presto a conquistare la convocazione a un Campionato Nazionale e salire sul podio. Una grande gioia!»
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