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Acciaieria di Borgo: ValsuganAttiva replica alla notizia sulla volontà di ampliare l'impianto


La fumata estratta dal video di ValsuganAttiva

BORGO VALSUGANA – Un paio di giorni fa avevamo dato la notizia (clicca QUI per leggere l'articolo) del confronto tra la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Borgo Valsugana e le Acciaierie Venete Spa finalizzato alla riqualificazione e all'ampliamento dell’acciaieria di Borgo Valsugana, sottolineando la grande attenzione agli aspetti ambientali e paesaggistici. Un annuncio a cui l'associazione ValsuganAttiva replica con un lungo comunicato che qui di seguito pubblichiamo...

«Nel momento in cui la stampa diffonde la notizia di avvio del tavolo per l'accordo di programma tra azienda, Provincia di Trento e Comune di Borgo – scrive l'Associazione ValsuganAttiva è opportuno che la cittadinanza conosca le problematiche ambientali mai risolte intorno a questa attività produttiva che da oltre 40 anni impatta pesantemente la valle». «Persiste viva la nostra preoccupazione – si legge nel comunicato – per l’impatto ambientale dell’acciaieria di Borgo Valsugana! E’ di giovedì 19 novembre 2020 una preoccupante fumatona, durata circa tre quarti d’ora, osservata nel primo pomeriggio da un abitante della zona e ripresa con il cellulare. Non esiste alcun deposimetro sul tetto dell’acciaieria per certificare l’impatto ambientale di queste emissioni, come invece adottato da tempo in analoghe situazioni in Italia (acciaieria di Aosta). Non esiste nemmeno alcuna videoripresa dei fumi pubblicamente accessibile in continuo e scaricabile via Web resa dal sistema di videocamere, attualmente operanti dell’acciaieria».

«Tra altre sostanze inquinanti – paventa ValsuganAttiva – queste emissioni potrebbero contenere anche mercurio, una sostanza molto pericolosa per la salute umana che lo stabilimento di Borgo ha già evidenziato con sforamenti rispetto ai limiti di legge. La nostra associazione ha chiesto, da tempo, agli organi di controllo provinciale di introdurre una misurazione “in continuo” del mercurio, mediante dispositivi di monitoraggio nei camini dello stabilimento. Tale richiesta è rimasta purtroppo inascoltata, disponendo invece un controllo semestrale anziché quello mensile già in vigore.

L’acciaieria lavora e “fuma” sistematicamente di notte quando gli occhi dei cittadini non vedono. ValsuganAttiva ha monitorato con videocamera ad infrarosso l’attività notturna dello stabilimento ottenendo conferma di questi timori. Le tre videocamere aziendali installate per il monitoraggio visivo delle emissioni risultano poco utili ai cittadini in quanto permettono di visionare le riprese soltanto “in diretta” e non continuativamente. Soltanto l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) ha facoltà di richiedere la registrazione delle riprese all’azienda. APPA ha però dichiarato di muoversi solo su segnalazione di emissioni ritenute problematiche da parte dell’acciaieria oppure dopo la presentazione di videoriprese da parte di soggetti terzi quali ValsuganaAttiva. Anche in quest’ultimo caso, però, APPA non è sempre stata efficace come avremmo voluto. Ad esempio, a fronte di emissioni diffuse e/o fuggitive dei periodi maggio - giugno -luglio 2018, documentate da ValsuganAttiva con 2 proprie riprese, APPA non è riuscita a procurarsi i filmati aziendali poiché ha aspettato troppo (51 giorni!) per richiederli. L’azienda ha infatti l’obbligo di conservarli soltanto per 6 mesi. (In data 26 novembre 2018 ValsuganAttiva ha consegnato ad APPA filmati che documentano 409 fenomeni emissivi anomali relativi al periodo maggio 2018-settembre 2018. Soltanto in data 16 gennaio 2019 APPA ha richiesto le videoregistrazioni aziendali all’acciaieria, quando risultavano non più disponibili perché relative al periodo precedente il 19 luglio 2018 ).»

«Quanto alla qualità delle riprese aziendali – prosegue ValsuganAttiva è APPA stessa ad ammettere che non consentono di capire cosa succede di notte: “A parte uno, non sono stati acquisiti filmati riferibili a periodi notturni in quanto le telecamere in possesso del gestore non sono in grado di visualizzare immagini decifrabili nei periodi di bassa luminosità”. E’ sempre APPA a dichiarare che la qualità delle videoriprese di ValsuganAttiva è superiore rispetto a quella delle videocamere aziendali.

Da molto tempo questa associazione richiede un sistema di videosorveglianza pubblico, ma anche questa richiesta è rimasta inascoltata. Riteniamo urgente e indifferibile che l’ente pubblico provinciale preveda almeno la possibilità per i cittadini di visionare le registrazioni delle videoriprese aziendali e non soltanto quelle in diretta».

ValsuganAttiva conclude il proprio accorato comunicato ricordando come la Valsugana sia «una bella valle che sta riscoprendo l’ambiente come risorsa importante in primis per la propria comunità e poi per la crescente presenza turistica. L’APT ha lavorato efficacemente per ottenere nel 2019, prima al mondo, la certificazione di eco-destinazione turistica secondo i criteri delle Nazioni Unite (GSTC-UNWTO), certificazione confermata nel 2020. Legambiente ha premiato lo sforzo di APT per la qualità ambientale con l’assegnazione della Bandiera verde. Recentemente Borgo Valsugana si è visto riconoscere il titolo di “borgo green 2020” dal Touring Club Italiano. Anche per non vanificare questi importanti risultati , le emissioni dell’acciaieria di Borgo dovrebbero essere seriamente monitorate».


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