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Via Crivelli: qui tante attività entrate nella storia


Casa Marchesoni con la pasticceria e il negozio di alimentari (archivio Luciano Dellai)



di LINO BEBER

La strada porta il nome dei conti che dietro al municipio possedevano un orto...

V

ia Crivelli, che collega P.zza Municipio con via Battisti, porta il nome della famiglia dei conti Crivelli che dietro al municipio possedevano un orto, dove ora c’è la p.zza Erardo Fruet. La via è fiancheggiata da case con botteghe a pianoterra e salendo da p.zza Municipio a sinistra un tempo c’era l’Albergo Al Pilota.

L’Albergo Al Pilota per molti anni fu gestito da Giuseppe Toller (1887-1938), nato nel Colorado (USA) e poi tornato nella terra di nascita del padre Giacomo Giuseppe, nato a Pergine nel 1858 ed emigrato negli USA prima a Collinsville (Illinois) e poi a Trinidad (Colorado). Giacomo Giuseppe nel 1886 aveva sposato nell’Illinois Linda Scopoli, erano nati 4 figli (Giuseppe, Cosma, Maria morta a 4 anni e Giovanni noto come John) e nel 1903 era rimasto vedovo; decise allora di rientrare in patria con i figli Giuseppe e Cosma. L’anno successivo si risposò con Anna Corradi e nacquero Pio, Livia e Carmela. Abitavano in via Volpare e gestivano il Bar Stella. Il primogenito Giuseppe iniziò un servizio di taxi e acquistò poi l’albergo “Al Pilota”; alla sua morte subentrò nella gestione il fratellastro Pio, padre di Luciano e di Ivana.

Troviamo poi palazzo Rimer (sec. XVI con l’affresco della Madonna del Carmine con Bambino del 1716 come ex-voto poiché l’incendio del 1713 aveva preservata la casa.

Seguono altre case in gran parte restaurate con esercizi commerciali al pian terreno fino all’imbocco di via Chimelli. Dove un tempo c’era un grande orto con muro di cinta, che da ragazzi scavalcavamo per gustare i buoni frutti che vi crescevano, fu costruito nei tempi moderni un condominio sede di botteghe, uffici e abitazioni. Completano la via il palazzo dove c’era la macelleria Corradi e il lato del palazzo dove c’è la farmacia Bottura. Scendendo da via Cesare Battisti a sinistra un lato del palazzo della famiglia Dallatorre, poi case di abitazione, una delle quali con ingresso in via 3 Novembre (casa Leporini), la casa Marchesoni con pasticceria e bottega di alimentari e coloniali, tra i quali il pregiato caffè. Ora continua l’attività di bar e pasticceria e la bottega è occupata da una rivendita di pane, latte e altre leccornie.

Seguono palazzi con esercizi commerciali al pianterreno e abitazioni ai piani e, dopo il vicoletto dei Tintori, la casa dove in passato c’era lo studio fotografico Paoli, la bottega Paoli di ferramenta e articoli per la caccia oggi sede dello studio fotografico Scarpa, poi il palazzo dove un tempo c’era il Ristorante Al Corriere famoso per l’ottima trippa servita dalla proprietaria Luigia Bertoni in Refatti, nota come “Gigia Refata” e poi dai suoi eredi.

La via continua con case di abitazione ed esercizi commerciali, e dove fino al 1980 c’era l’orto della famiglia Fontanari proprietaria allora di palazzo Hippoliti, è sorto un edificio commerciale che bene non s’intona con la storica via. Prima di tornare verso piazza Municipio un grande palazzo con bottega di scarpe al pianterreno e il retro del palazzo Alberti.





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