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Tesino. Inaugurato il primo tratto della nuova ciclopedonale


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di Terry Biasion


Una giornata di sole, entusiasmo e visione condivisa per il futuro della valle. È stato il sole del mattino a illuminare non solo i volti, ma anche le speranze di un’intera comunità, quella del Tesino, riunitasi per un momento storico: l’inaugurazione del primo tratto della nuova pista ciclopedonale che collega Pieve a Castello Tesino. Un gesto simbolico ma potentissimo, che racconta di un territorio che ha deciso di unirsi, di investire sul futuro, di credere in una mobilità più lenta, sicura e rispettosa dell’ambiente.

A tagliare il nastro è stato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, insieme ai sindaci dei tre Comuni del Tesino – Oscar Nervo (Pieve), Lucio Muraro (Castello) e Leonardo Ceccato (Cinte) – circondati da numerosi rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher.  il presidente della Comunità Valsugana e Tesino Claudio Ceppinati.  Accanto a loro, tante associazioni, amministratori, cittadini e turisti.

Il tratto appena completato si estende per 1,22 chilometri lungo la SP78, con una carreggiata ciclopedonale bidirezionale realizzata con grande cura e attenzione alla sicurezza da parte della ditta Burlon di Telve. È un’opera che va ben oltre l’asfalto e i metri percorribili: è un ponte tra generazioni, una spinta alla riscoperta del territorio, una scelta di civiltà. Dietro ogni metro realizzato, c’è una strategia ampia e ambiziosa. Il progetto – curato dal Servizio Opere Stradali Ferroviarie della Provincia in collaborazione con l’Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali – prevede infatti un anello di quasi 10 chilometri che, una volta completato, unirà i tre Comuni del Tesino e si collegherà con la ciclabile della Valsugana attraverso Bieno. Un’opera che integra paesaggio, salute, turismo e qualità della vita.    Durante l’evento il Presidente  Fugatti  ha ricordato che il Tesino sta vivendo un’importante stagione di rilancio infrastrutturale: basti pensare agli 11 milioni di euro stanziati per la realizzazione della variante di Sottomolizza, che contribuirà a migliorare la viabilità e la vivibilità dell’intera valle. E mentre si parla di strade e ciclabili, sono le persone a raccontare la vera trasformazione: 32 famiglie ( nella prima tranche) hanno scelto di rimanere o tornare in valle, grazie al bando per la rivitalizzazione delle aree interne.  Una scelta che ha il sapore della speranza, ma anche della fiducia concreta in un futuro possibile. I sindaci hanno sottolineato come questa opera sia molto più di una pista ciclopedonale: è il primo segnale concreto della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne, di cui il Tesino è area pilota in Trentino. Avviata nel 2014 e sostenuta dalla Provincia autonoma di Trento, la strategia punta a contrastare lo spopolamento attraverso interventi mirati su sanità, mobilità, istruzione e sviluppo locale. “Un primo tassello fondamentale – hanno dichiarato – che permette a chi percorre la ciclabile della Valsugana di scoprire il Tesino in modo semplice e sicuro, rafforzando il legame tra le nostre comunità e offrendo nuove prospettive a chi sceglie di restare.”.      Il contributo tecnico è stato affidato all’ingegner Carlo Benigni, che ha coordinato la realizzazione dell’opera superando anche le complesse criticità idrogeologiche del tracciato, e al dottor Maurizio Mezzanotte, che ha illustrato il ruolo sempre più strategico della rete ciclopedonale trentina, che oggi conta 492 chilometri e registra circa 2,7 milioni di passaggi l’anno. Numeri che confermano una tendenza chiara: le persone vogliono vivere i territori in modo nuovo, rispettoso e autentico. Oggi non è stata solo inaugurata una pista. È stato inaugurato un modo diverso di pensare il Tesino. Un modo fatto di connessioni lente ma profonde, di paesaggi da attraversare e non solo da osservare, di desiderio di restare senza rinunciare a muoversi. È stato fatto un passo avanti nel rispetto delle radici, che guarda lontano ma senza dimenticare da dove si parte.

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