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Solidarietà Vigolana. Fare del bene fa stare bene insieme

SPAZIO INFORMATIVO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI CR ALTA VALSUGANA




In quasi 30 anni d'attività, Solidarietà Vigolana ODV ha portato aiuti in Croazia ed Etiopia, in tutti i terremoti italiani, ma anche alle famiglie in difficoltà sull'Altopiano della Vigolana...



Il presidente Stefano Vernuccio

Presidente Vernuccio, cos'è Solidarietà Vigolana ODV?

«È un’organizzazione di volontariato senza scopo di lucro che conta un centinaio di soci e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed internazionale, valorizzando e coordinando il lavoro, le risorse, la buona volontà, la passione civile e le pulsioni solidaristiche presenti nella comunità trentina, in particolare nell’Altopiano della Vigolana».


Quando siete nati?

«Nella primavera del 1995, sull’onda emotiva della guerra nell’ex Jugoslavia, con un gruppo di amici decidemmo di compiere un gesto concreto per quelle popolazioni: rimettere in piedi un asilo bombardato nella periferia di Zara. Ci volle quasi un anno di duro lavoro, coinvolgendo numerosi artigiani della zona i quali, con turni settimanali, andavano e venivano dalla Croazia prestando la propria opera gratuitamente. Avevamo riconosciute solo le spese vive dei materiali, tanto che per autofinanziarci chiedemmo agli allora quattro Comuni dell’altopiano di regalarci dei lotti di legname che tagliammo, lavorammo e poi vendemmo, raccogliendo circa 100 milioni di vecchie lire. Ne uscì un’opera egregia, tanto che l’asilo non solo è tuttora funzionante, ma è stato pure ampliato».

L'asilo realizzato a Zara

Siete presenti pure in Etiopia...

«Lì, nella regione del Guraghe, in collaborazione con la Diocesi cattolica di Emdibir, dal 2010 ad oggi abbiamo finanziato 6 acquedotti per evitare a donne e bambini di sobbarcarsi 15 km di cammino per andare a prendere l’acqua potabile. Si tratta di acquedotti molto semplici dal punto di vista costruttivo perché non hanno pompe, ma sfruttano la forza di gravità; quindi non si pongono problemi di rotture o di alimentazione elettrica. In totale nei sei acquedotti abbiamo realizzato circa 50 km di tubazioni, 7 cisterne, 50 fontane portando acqua potabile a circa 30 mila persone. Progetti parzialmente finanziati dal Servizio Attività Internazionali della PAT. Ora che vi è stato un taglio netto a tutti i finaziamenti alla cooperazione internazionale puntiamo su progetti più piccoli. Con 30 mila euro, ad esempio, abbiamo ampliato una scuola materna evitando che chiudesse perché mancante dei requisiti di legge sugli spazi minimi a disposizione dei bimbi».


Alcune fontane realizzate in Etiopia

Una classe in Etiopia

In Italia siete sempre intervenuti per i terremoti...

«Vero: l’Aquila 2009, Finale Emilia 2012, fino all’ultimo del 2016 nelle Marche dove, a Castel Sant’Angelo sul Nera (MC), in 33 giorni di lavoro abbiamo realizzato una struttura polivalente in legno utilizzata prima come chiesa e poi come luogo di ritrovo per l’intera comunità. In tutti questi progetti abbiamo sempre collaborato con la Pro Loco di Revò che fin dal sisma dell’Aquila ci sostiene sia con l’invio di volontari che nella raccolta di fondi».


La struttura realizzata a Castel Sant'Angelo sul Nera

Il vostro impegno non manca nemmeno a livello locale…

«Sì, negli ultimi anni ci siamo concentrati anche sul nostro Altopiano della Vigolana con un progetto di “solidarietà locale”. Siamo partiti nel 2016 con un piccolo intervento (2 mila euro) finanziando il fondo dell’Istituto Comprensivo della Vigolana che serve ad aiutare gli studenti di famiglie in difficoltà che potrebbero avere problemi a partecipare alle attività della scuola (uscite, gite, ecc). Negli anni successivi abbiamo via via incrementato gli interventi e l’impegno economico. Attraverso la collaborazione con la Caritas e il servizio di Assistenza Sociale della Comunità Alta Valsugana e Bernstol, il progetto prevede di aiutare famiglie dell’altopiano in difficoltà economiche. Bollette da pagare, qualche mensilità di affitto, visite specialistiche, o buoni spesa per acquisti alimentari nei negozi qui della zona sono i nostri interventi. Sono difficoltà economiche poco visibili ma che purtroppo esistono anche nel nostro Trentino. Questa iniziativa si è aggiudicata anche il “Premio Solidarietà” della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale».


Coinvolgete anche le scuole...

«Sì, anche loro hanno organizzato iniziative e mercatini per raccogliere fondi sia per il terremoto nelle Marche che per le famiglie bisognose. Con le scuole medie abbiamo organizzato degli incontri sulla diseguaglianza sociale, nonché il ciclo “Sostenibilità in cammino” – sui cambiamenti climatici».


Progetti futuri?

«"Emergenza Ucraina”che ci ha già consentito di aiutare alcune famiglie ucraine giunte sul nostro territorio, mentre per alcuni bambini ucraini abbiamo sostenuto le spese per le colonie estive. In futuro ci piacerebbe esaudire la richiesta di una nostra compaesana ostetrica che ha fatto la volontaria in un ospedale in Uganda dove mancano le attrezzature più basilari».

Come vi sovvenzionate?

«Per fortuna c'è chi ci sostiene direttamente o con il 5xmille, la Cassa Rurale Alta Valsugana che non si tira mai indietro di fronte ai nostri progetti e poi con tante iniziative che organizziamo come la Vigolana Camina e Magna».


CONTATTI

www.solidarietavigolana.it

info@solidarietavigolana.it



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