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Si sono svolte le pre-assemblee della Cassa Rurale Alta Valsugana





di GIUSEPPE FACCHINI


Si sono svolte giovedì sera le pre-assemblee della Cassa Rurale Alta Valsugana per illustrare ai soci i dati di bilancio che verranno poi proposti all’Assemblea di sabato 6 maggio alle ore 16,30 presso la palestra dell’Istituto superiore “Marie Curie” di Pergine Valsugana.


Le pre-assemblee si sono svolte in modo innovativo. Le relazioni si sono tenute nella sede di Pergine a Palazzo Tomelin e in contemporanea multimediale con la Sala Rossi di Pergine e in tutti gli spazi di coworking di Alta Valsugana Smart Valley e quindi a Levico Terme, Tenna, Civezzano, Vigolo Vattaro, oltreché nelle filiali di Caldonazzo e Baselga di Piné.

Il Presidente Franco Senesi ha presentato l’ordine del giorno della prossima assemblea che prevede tra gli otto argomenti trattati l’approvazione del bilancio 2022, l’elezione di tre Amministratori, l’Elezione del Collegio dei Probiviri.

Senesi nella propria relazione si è soffermato sul contesto generale del 2022 e su alcuni punti specifici come la fine della pandemia almeno nello stadio più forte e la speranza di un ritorno alla normalità, che però resta tale in quanto vi è stato l’inizio della guerra in Ucraina, la ripresa economica rallentata, l’impennata dell’inflazione, la crisi energetica, il cambiamento climatico.

Il Presidente ha rimarcato di come la Cassa Rurale si sia impegnata tantissimo nella gestione dell’Ecosismabonus 110% grazie anche al lavoro del Direttore, come promotori e nelle attività di supporto e di consulenza. Sul territorio sono state ben 854 le operazioni che la Banca ha accompagnato in favore degli edifici per un importo derivato di oltre 100 milioni. Se a questo si aggiunge anche quanto fatto tramite le altre banche e le Poste, considerando che nel territorio vi sono 7800 edifici, circa il 20% di questi ha avuto la possibilità di intervenire con miglioramenti che saranno monetizzati nel tempo.

Il 2023, ha proseguito Senesi, non è partito bene, la guerra prosegue, l’economia è stagnante, la crisi bancaria di SVB e Credit Suisse, accanto ad un parziale raffreddamento dell’inflazione e della riduzione dei costi dell’energia elettrica, anche se nell’ultimo periodo vi è stato un nuovo rialzo.

La Cassa Rurale Alta Valsugana registra un buon bilancio complessivo, un ottimo coefficiente di solvibilità, la totale copertura del credito deteriorato, una calma piatta nell’economia della zona. Al contempo l’Istituto si è impegnato notevolmente per il proprio territorio, con la costituzione della Fondazione CRAV,la richiesta sul bando PNRR del MUV, il Villaggio Universitario nell’area ex Cederna per il quale si è ancora in attesa della risposta, la creazione degli spazi di coworking con la Smart Valley, l’acquisizione di parte del palazzo A Prato a Pergine, il sostegno alle attività sociali.

Molto importante la relazione sugli aggregati patrimoniali, ovvero dove va il risparmio raccolto dalla Cassa Rurale, che diventa credito per l’economia reale a imprese e famiglie del territorio che ha generato il risparmio e dei finanziamenti alle imprese, alle famiglie e associazioni dello stesso territorio in cui la Cassa Rurale raccoglie il risparmio. L’utile realizzato dalla Cassa Rurale resta nel territorio che lo ha creato, in buona parte destinato a patrimonio indivisibile che rende la banca ed il territorio più forti e solidi ed in parte destinato a fini di beneficienza e mutualità per la comunità.

Sono poi seguite le relazioni del dott. Mauro Pintarelli sull’andamento della gestione della Banca e di Giorgio Vergot, Presidente della Fondazione CRAV.


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