Sabato 28 ottobre 2023, alle ore 17.00, si terrà presso il Museo della Scuola di Pergine l’evento del suo Anniversario.
Sono infatti passati più di 25 anni dalla sua fondazione, avvenuta presso i locali della scuola elementare don Milani nel lontano 1997. In questo periodo il museo è passato da una fase incerta e pioneristica ad una situazione del tutto nuova e dignitosa, conosciuto da molti per la sua intensa attività e riconosciuto dalla provincia di Trento come uno dei suoi musei etnografici.
Ma come è avvenuto tutto questo? Ce lo spiegheranno proprio i membri dello stesso museo alcuni dei quali sono gli stessi fondatori che hanno percorso tappa dopo tappa, tutta la sua evoluzione. Ai nostri giorni il Museo è gestito da un direttivo che ne promuove le attività e lo tiene vivo con le sue proposte all’interno del territorio. Nei suoi lunghi anni è stato sempre sostenuto dal Comune di Pergine e dalla Cassa Rurale di Pergine il cui appoggio è stato determinante per la sua sopravvivenza e il suo sviluppo.
Durante l’incontro di sabato 28 ottobre saranno ricordate quelle persone che hanno creduto fin dall’inizio al valore dell’iniziativa. Ora queste persone non sono più tra noi ma i membri dello stesso museo non possono dimenticarle. Esse sono: Antonio Sartori socio fondatore, fotografo, ricercatore e appassionato di storia locale, Renzo Anderle sindaco di Pergine per due legislature, Consigliere provinciale, insegnante e studioso, Diego Moltrer indimenticabile sindaco di Fierozzo, presidente del Consiglio Regionale, promotore e anima della Valle dei Mocheni, Roberto Gerola giornalista, alpino, scrittore, Fernando Valcanover insegnante, giornalista, animatore nel campo dello Sport.
Ad allietare l’incontro sarà presente con la sua chitarra Romano Sartori che presenterà canzoni della tradizione classica.
Il direttivo, con il contributo determinante della Cassa Rurale Alta Valsugana, ha voluto anche questa volta fissare in un libretto le informazioni sul suo lungo percorso che ha coinvolto molte persone e molti settori della vita civile: dalle scuole alle case di riposo, agli studiosi di storia locale e storia della scuola, scrittori, insegnanti, testimoni di esperienze scolastiche passate, rappresentanti delle istituzioni e poi i numerosi visitatori provenienti da vicino e da lontano come motore spontaneo di ogni tappa.
Ma bisogna anche guardare al futuro. In questo periodo così incerto e scosso dalla guerra ci auguriamo ancora un lungo tempo di crescita, di sviluppo e di pace per il museo e per tutto il mondo.
Vi aspettiamo numerosi per un pomeriggio speciale.