Nicola Beber: lo scultore di Giulietta e Romeo
- il Cinque
- 12 dic 2022
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di LINO BEBER
Nel 2014 con un gruppetto di coscritte/i del 1950 ho raggiunto Verona per una visita alla mostra di Claude-Oscar Monet (1840-1926), pittore considerato uno dei fondatori dell’ impressionismo francese e sicuramente il più prolifico del movimento, nonché per una visita alla città: oltre al Palazzo della Gran Guardia dove era allestita la mostra, nella centralissima piazza Brà dove si trova l’Arena, avevamo poi raggiunto la casa di Giulietta e Romeo, piazza delle Erbe e, dopo una bella camminata, passando per Castelvecchio, la Basilica di San Zeno Maggiore, all’interno della quale c’è la Lampada Votiva “Il miracolo dell’amore” opera dell’artista scultore Nicola Beber donata nel 2011, Anno Europeo del Volontariato, dalla Federazione dei Servizi di Volontariato Socio sanitario (FEVOSS) di Verona.
La lampada in bronzo statuario a cera persa è ispirata ai simboli dell’iconografia cristiana e francescana. La sua forma, simile alla luna, riprende la struttura del soffitto della Basilica a capriate lignee a carena di nave rovesciata. Un uccellino osserva l’estremità dalla quale esce la fiamma. Il tappo del contenitore è simile alla sagoma del sole e rappresenta l’ostensorio. Un tralcio di vite sostiene la lampada che poggia sulla rosa dei venti indicando che la solidarietà non ha orientamenti, confini o limiti ma abbraccia una dimensione universale.
Luna, sole, uccellino, tralcio di vite sono elementi del “Cantico delle Creature” di Francesco di Assisi, patrono d’Italia.
Incuriosito dal cognome mio omonimo sono poi riuscito a contattare l’artista che vive a Verona scoprendo che Nicola, nato nella città scaligera nel 1970, dove ha frequentato il liceo artistico e si è diplomato all'Accademia di Belle Arti, ha sicuramente un’origine trentina risalente ai suoi trisnonni Giuseppe Beber coniugato con Catterina Giovanna Bleggi (1831-1894), nata a S. Croce del Bleggio (1831-1894), figlia di Giuseppe ed Elisabetta Devilli.
Mentre siamo certi dell’identità e origine della trisnonna, del trisnonno stiamo ancora indagando perche nel sito Nati in Trentino figurano 3 Giuseppe Beber, uno di Mezzolombardo nato nel 1824 e due di Denno nati nel 1832 e 1834 (il cognome fu poi probabilmente trasformato in quello originale di Weber).
Probabilmente Giuseppe, come il figlio Carlo (1869-1920), lavorava come ferroviere e dal Trentino emigrò a Verona. Carlo sposò Marcellina Pelosato e nacque Giuseppe (1900-1950) di professione capomastro sposato con Erminia Gelmetti con i figli Renato (1942) ottico e fotografo, Carlo e Carla. Renato coniugato con Enrica Ferro, recentemente scomparsa, è il papà di Nicola. La ricerca continua.
Nicola è venuto a trovarmi a Pergine più volte e l’anno scorso mi ha donato un suo quadro con il castello di Pergine che figura anche nel libro “Metamorfosi di un castello. Da Massimiliano I alla Fondazione CastelPergine” (Publistampa 2022) recentemente pubblicato.
La produzione artistica di Nicola spazia dalla realizzazione di bronzi di trofei per premiazioni sportive-artistiche sia nazionali che internazionali a statue per privati, sculture e monumenti di carattere pubblico, istituzionale e religioso.
Tra le sue sculture in bronzo voglio ricordare Giulietta e Romeo che ora si trova nel castello di Villafranca (VR), il busto di bronzo dedicato a Emilio Salgari (1862-1911), posizionato a fianco del portone d'ingresso del Municipio di Negrar, paese della Valpolicella (Verona) e commissionato dai figli di Emilia Salgari, una degli ultimi discendenti dello scrittore, Vortice d’amore e monumento del pittore Lodovico Morando.

Vortice d'Amore è un monumento alla fraternità voluto dai volontari di FEVOSS di Verona realizzato in bronzo e pietra bianca. Rappresenta la sagoma di una grande mano aperta di Dio, della Provvidenza in generale, che sostiene altre 15 mani generose che si incontrano sostenendosi l’una con l’altra fino a ricreare il movimento benefico del volontariato. L’opera è stata inaugurata nel 2013 ed è collocata vicino a Porta Vescovo a Verona nello storico quartiere di Veronetta, orientata verso Gerusalemme.
Nicola ha realizzato numerose altre opere, tra le quali il gruppo scultoreo presso il Santuario della Madonna della Salette di Fumane (VR), i busti bronzei di Enrico Bernardi ai giardini comunali delle Colombare, di Aldo Fedeli nel salone dei ricevimenti del Municipio scaligero, di Giuseppe Mazzini alla Società Letteraria, di Marcantonio Bentegodi al Palazzetto dello Sport, delle Lavandare di Avesa alla sorgente del Lorì, di Emilio Salgari in Corso Porta Borsari presso la casa natale. Collabora inoltre per scenografie teatrali per la stagione lirica dell'Arena di Verona, realizza murales e quadri e ha vinto un premio internazionale di scultura a Dubai.