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Matteo Dusini: il cantautore valsuganotto si presenta... "Nello Specchio"



di GIOVANNI FACCHINI

È uscito il nuovo lavoro musicale del cantautore perginese Matteo Dusini: l’EP autoprodotto s'intitola “Nello specchio”. Per poter assaporare e cogliere a piene mani l’essenza dell'EP, abbiamo raggiunto Matteo presso il suo studio per farci raccontare nel dettaglio il suo nuovo lavoro musicale.

Matteo, sicuramente molti già ti conosceranno come cantautore, ma ci racconti qualcosa di te per introdurci poi al disco?

«Sono Matteo Dusini, cantautore di Pergine Valsugana, ho avuto esperienze musicali con alcuni gruppi della zona, quali i Made in Italy e

La Statale (cover band dei Nomadi), e da quest’anno ho deciso di dedicare il tempo alla scrittura ed alla creazione musicale inedita, affiancato da Arianna Sartori e Cristiano Conte per gli arrangiamenti delle canzoni. Recentemente abbiamo suonato al concorso Rock Time presentando cinque pezzi inediti e due cover, riscontrando davvero un buon risultato arrivando fino alla semifinale, per cui siamo molto soddisfatti.»


Raccontaci di “Nello Specchio”, il tuo nuovo e primo EP...

«L’EP Nello specchio contiene cinque pezzi, scelti tra i molti scritti finora, che rappresentano maggiormente il mio stile, il mio genere e le mie influenze musicali. Sono pezzi introspettivi, parlano di eventi vissuti in prima persona, di delusioni e molto altro. Ci sono due pezzi rock (Nello specchio e Deluso), due ballad (Se un giorno, Bambina) e un pezzo pop (Parte di me) che sarà anche il singolo di uscita, di cui stiamo attualmente girando il video.

Sono canzoni scritte tanto tempo fa e, d’accordo con Cristiano Conte e Arianna Sartori, abbiamo preferito pubblicare inizialmente un EP, per poi progettare sviluppi futuri includendo anche le canzoni inedite già presenti nel nostro “cassetto" musicale.»


La copertina?

«La copertina, di cui vado molto fiero, è ricavata da un disegno di mia figlia che mi rappresenta mentre suono la chitarra. Sono proprio io…allo specchio! La canzone che dà il titolo al disco, va ascoltata attentamente. Infatti, Nello specchio, pur non essendo facile spiegare un brano, dovrebbe mettere in condizione l’ascoltatore, secondo la propria sensibilità, di riuscire a farlo proprio, ritrovandosi all'interno di esso, come un alter ego.»

Non è un obiettivo facile o scontato...

«Concordo. Anzi, tutt'altro! Con questo mio lavoro spero anche di far tornare alla mente di chi è particolarmente sensibile, pezzi di vita trascorsa ed episodi significativi della propria esistenza. Per rendere più comprensibile la mia idea, aggiungo che la canzone tratta la tematica fondante della “spersonalizzazione dell’uomo” all’interno delle fabbriche. Io sono un operaio e secondo me in alcuni luoghi di lavoro l’uomo perde la propria personalità percependo la sensazione di sentirsi un numero, uno come tanti, un numero in progressione.»

Del brano "Nello Specchio" circolava una versione acustica?

«Vero, avevo già pubblicato il brano Nello Specchio in versione acustica nella compilation di VarTalent, mentre nell’EP è stato riarrangiato diventando un pezzo rock con chitarre taglienti, un bel groove di basso e batteria, cambiando completamente volto.»


Il pezzo più pop ed orecchiabile dell'EP è senz'altro "Parte di me". Che storia racconti in questo brano?

«Racconto di un ragazzo innamorato, che non ha il coraggio di riferire questo suo sentimento fino al giorno in cui, con un semplice bacio, riuscirà a far capire tutto il suo amore. Continuando ad ascoltarlo abbiamo deciso di pubblicarlo come singolo. Il video, sospeso per la pausa forzata del Covid-19, sarà autoprodotto.»

Il lockdown ha inciso sulla tua scrittura musicale e sull’uscita dell'EP?

«Questo lockdown l’ho vissuto come un momento di riflessione per riscoprire me stesso, per prendermi il tempo di giocare in famiglia, di leggere più fiabe ai figli ed avere l’opportunità di trascorrere quanto più possibile le giornate con le persone che amo... pur nelle evidenti difficoltà della pandemia. Mi ha fatto quindi riscoprire dei lati nascosti lontani dalla frenesia della vita quotidiana.»


Dove avete registrato l'EP?

«Abbiamo registrato le voci e la batteria al Niva Records di Ivan Benvenuti a Pomarolo, mentre le chitarre e il basso sono state pre-registrate a casa e successivamente equalizzate in studio. Il Cd è autoprodotto, vista l’attuale assenza di una etichetta discografica, anche perché cercheremo di sviluppare un circuito con date selezionate in luoghi in cui la musica sia al centro di tutto. Un prodotto composto da inediti e da cover cantautoriali ricercate e selezionate, talvolta anche sconosciute ai più, ma che sentiamo più nostro.»

I tuoi prossimi obiettivi?

«Il nostro obiettivo principale è quello di uscire dalla provincia quanto più possibile. Stiamo inoltre lavorando per proporre uno spettacolo che coinvolga sia i pezzi inediti che la musica d’autore italiana (Marlene Kuntz, Diaframma, Csi, Massimo Bubola, Ivano Fossati), dagli anni ’70 al Duemila.»

Ringrazi qualcuno?

«Tante persone. In primis Cristiano Conte, batterista e percussionista che mi ha aiutato moltissimo negli arrangiamenti e Arianna Sartori al basso. Li ringrazio per aver creduto in questo progetto e sono contento di portare avanti tutto ciò con loro. Ringrazio la mia famiglia: mia moglie, i miei figli, i miei genitori perché dietro a questo lavoro ci sono molti sacrifici, soprattutto di tempo, e senza la loro pazienza e il loro supporto tutto ciò non sarebbe mai stato possibile.»

Dove si può acquistare l'EP?

«L’EP si può acquistare scrivendo direttamente alla pagina Facebook “Matteo Dusini Project” o recandosi presso alcune tabaccherie del perginese, nonché nei concerti. Però stiamo anche pensando di sbarcare sulle piattaforme di iTunes e Spotify



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