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Fondazione Valtes. Officina Europa in un viaggio nel cuore del progetto europeo


I partecipanti presso la sede del Parlamento Europeo a Strasburgo, con l’on Dorfmann (il primo da destra).



Il viaggio, che ha coinvolto 17 giovani del territorio e 3 accompagnatori, ha portato i partecipanti a intrecciare la saggezza del passato con le sfide del presente: da un lato la visita alle case di Robert Schuman e Konrad Adenauer, per capire e approfondire le scelte e visioni dei Padri dell’Europa Unita, dall’altro l’incontro con le principali istituzioni europee che ne hanno raccolto l’eredità (il Parlamento europeo, il Centro Europe Direct e il Consiglio d’Europa a Strasburgo; la Commissione Europea, il Consiglio dell’Unione, l’ufficio di rappresentanza dell’Euregio e la House of European History a Bruxelles). Una settimana intensa, ricca di incontri e stimoli, per sentirsi un po’ più a casa nell’orizzonte europeo.


Officina Europa, il progetto voluto da Fondazione Valtes, la Fondazione di Cassa Rurale Valsugana e Tesino, realizzato in cooperazione con Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, ha visto dal 12 al 17 marzo la concretizzazione della seconda tappa, quella del viaggio al centro dell’Europa.

Un viaggio che ha portato i 17 giovani, accompagnati dallo stesso presidente di Fondazione Valtes Stefano Modena e, per parte di Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, da Jacopo Nicolodi e Angelica Boscolo, coadiuvati per la parte comunicazione da Ludovico Fiamozzi, a visitare i luoghi simbolo della costruzione Europea, e a interloquire con studiosi, formatori funzionari e rappresentanti delle istituzioni europee per approfondire tematiche complesse quali le sfide presenti e future dell’Unione: le pulsioni verso una maggiore integrazione ma anche al tempo stesso forze centrifughe verso nazionalismi sempre più spinti.

Di particolare rilevanza in tal senso l’incontro con l’on. Herbert Dorfmann presso la sede del Parlamento Europeo a Strasburgo, con il quale si è discusso delle crisi che attanagliano l’Europa e degli scenari possibili che abbiamo di fronte; con l’occasione è stato anche possibile partecipare ad un’assemblea del parlamento in seduta plenaria.

Gli incontri sono stati numerosi: sempre a Strasburgo è stato possibile visitare la sede del Consiglio d’Europa e conversare con Gianluca Esposito, deputy director del Private Office del Segretario Generale dell’Istituzione, sul ruolo dell’organizzazione nella difesa dei diritti umani, in Paesi soprattutto dove questi sono ancora oggi negati, sulla recente espulsione della Federazione Russa dall’ente, ma anche sul fatto che molti dei traguardi raggiunti non devono essere dati per scontati, ma difesi giorno per giorno.

A Bruxelles, inoltre, i ragazzi hanno potuto visitare i luoghi simbolo dell’integrazione europea e dell’Unione Europea, dai palazzi della Commissione Europea a quelli del Consiglio Europeo e dell’Unione Europea, ma anche discutere con Alessandro Giordani, deputy director nella DG Comm della Commissione Europea presso la sede dell’Euregio a Bruxelles, dove hanno anche incontrato la dirigente PAT Katharina Lonardi. Dal modello federale degli Stati Uniti d’Europa all’integrazione a più velocità: l’incontro è stato occasione per riflettere su diverse visioni d’Europa e sull’importanza che i cittadini possano sviluppare maggiore consapevolezza circa il disegno di Europa che ciascun partito propone.

Ma il viaggio è stata anche l’opportunità, dopo la visita alla casa museo di Alcide De Gasperi a Pieve Tesino, di conoscere più da vicino altri due Padri dell’Europa, Robert Schuman e Konrad Adenauer, con la visita alle rispettive case museo. Un’occasione per approfondire alcuni tratti del loro pensiero e aspetti anche caratteriali ed umani.

Pienamente soddisfatto Stefano Modena, presidente di Fondazione Valtes: «Un progetto che, come Fondazione Valtes, abbiamo voluto nella consapevolezza che opportunità di questo tipo, rivolte soprattutto ai giovani, possono portare un valore importante ai partecipanti ma, in senso lato, anche a tutto il territorio. Si è trattato non solo di un viaggio, ma di un percorso che, iniziato a Pieve Tesino, ha portato i partecipanti ad approfondire aspetti fondamentali e complessi, rendendoli consapevoli di dinamiche che impattano sulla vita di tutti i giorni. Più dell’80% delle leggi nazionali, su alcuni settori, sono infatti trasposizioni di direttive o regolamenti europei: interessarci di questi temi, quindi, significa prendersi cura del presente e del futuro, anche delle nostre comunità. Con questo spirito la Fondazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino ha inteso investire in un progetto che, in definitiva, era volto a dare strumenti di lettura di realtà complesse, con un’esperienza concreta di cittadinanza attiva, consapevole e anche cooperativa. In questo percorso abbiamo potuto avvalerci della preziosa collaborazione di Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, che ha da subito accolto la proposta e le nostre finalità. Un ringraziamento a tutte le ragazze e ai ragazzi che hanno saputo e voluto cogliere questa opportunità, per essersi messi in gioco, per aver saputo e voluto alzare lo sguardo e guardare oltre. Per aver partecipato con senso di responsabilità, allacciando rapporti e amicizie che saranno importanti per il loro futuro, ma anche di grande arricchimento per il nostro territorio».

Un concetto ripreso anche da Marco Odorizzi, direttore di Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, che non nasconde il proprio compiacimento: «Un progetto che come Fondazione Trentina Alcide De Gasperi abbiamo da subito accolto con entusiasmo, perché risponde perfettamente alla nostra mission: quella di fare da ponte tra dimensione locale e dimensione europea, aiutando specialmente i più giovani a sentirsi a casa in Europa, senza per questo dimenticare le realtà da cui provengono. Trentini, italiani ed europei: De Gasperi ci ha insegnato che non c’è contraddizione tra questi livelli d’identificazione, ma che ognuno, per essere vissuto con pienezza, richiede di essere coltivato con disponibilità, consapevolezza e responsabilità. Siamo particolarmente soddisfatti poi perché grazie alla Fondazione Valtes è stato possibile realizzare un piccolo sogno che tenevamo da tempo nel cassetto: unire in un unico viaggio le visioni di tre Padri dell’Europa e, allo stesso tempo, mettere la loro testimonianza in dialogo con il nostro tempo. Grazie a questo viaggio on the road di 6 giorni, fra Italia, Germania, Francia e Belgio, abbiamo potuto valorizzare la nostra rete di contatti e conoscenze a livello europeo, costruita negli anni, e portare in Valsugana quel respiro d’Europa che De Gasperi considerava la sua eredità più preziosa».

Ora il progetto proseguirà con la terza fase, quella della restituzione dell’esperienza al territorio, condividendo le suggestioni raccolte facendosi promotori di una serie di incontri di sensibilizzazione alla cittadinanza europea. La prima serata è in programma a Borgo mercoledì 26 aprile, con la partecipazione, oltre che dei giovani che hanno preso parte al viaggio, anche di Riccardo Carnovalini e Anna Rastello, due grandi viaggiatori dei nostri tempi che nel 2019 hanno condotto un viaggio a piedi di un intero anno attraverso 22 Paesi europei: 11.275 chilometri a passo lento per incontrare un’altra Europa, quella che, all’ombra delle narrazioni ufficiali, giorno dopo giorno vive, lavora e sogna quello stesso sogno di pace che i Padri fondatori hanno voluto consegnarci.







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