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Dicembre, mese di passaggio verso la ri-nascita


di Licia Cappato

Dicembre è un mese che vede il passaggio dell'autunno all'inverno, due stagioni che non si alternano solo all'esterno nella Natura, ma anche nell'Essere Umano che ne fa parte.

Con l'autunno c'è stata la fine dell'espansione energetica dell'estate ed è iniziato il processo dell'introspezione, ove dall'esterno si dirige verso l'interno.

L'uomo moderno che non segue più i ritmi naturali, per cui spesso l'estate è il periodo del riposo, quando dovrebbe essere quello della massima attività, e l'inverno l'opposto.


Ebbene, l'autunno rappresenta spesso la ripresa dell'attività, il rientro dalle vacanze, l'inizio della scuola e quindi invertendo quanto dovrebbe essere secondo natura andiamo incontro a malanni di natura fisica e psicologica.

Importante è il bilancio idrico in questo periodo, in quanto in Natura la linfa torna lentamente alle radici e nel nostro corpo dovremmo eliminare i liquidi in eccesso accumulati con l'alimentazione estiva. Se questo non avviene l'umido si esprime nelle vie respiratorie, nei polmoni (muco) e nell'intestino (diarrea e muco).

Anche il sistema nervoso fatica, deve cambiar marcia, deve abituarsi ad un processo d'interiorizzazione e quindi di valutazione di quanto fatto.


Come è meglio procedere quindi? Iniziando ad ascoltarci, a dedicare maggior tempo a noi stessi, a darci spazio per riflettere, per meditare, comprendere. Aggiungere qualche ora di sonno in più rispetto all'estate, visto che anche le ore di luce sono notevolmente inferiori.

Tornare di più a Noi.

E poi con il solstizio del 21 dicembre nasce l'inverno, il giorno in cui si ha il massimo buio sulla luce, la notte più lunga e la giornata più corta.

Questa stagione inizia, quindi, alla rinascita del giorno, al lento crescere della luce.

Quando abbiamo il massimo buio fuori di noi, la luce dobbiamo cercarla dentro di noi.

È la stagione ove la Natura si chiude alla vita esteriore, si rintana nelle radici, sotto alla neve, nelle tane per il letargo.


Così dovrebbe vivere anche l'Essere Umano che vuole armonizzarsi alla Natura.

Il riposo, l'ascolto interiore, intraprendere un'attività più lenta nelle ore di luce. L'inverno non è la stagione del fare ma dell'Essere, del comprendere, del ritrovarsi, della preparazione al tempo futuro ove prevarrà l'azione.

Nel buio di questo periodo siamo più vicini alla nostra ombra, al nostro sentire, e spesso, questo può dare problemi, soprattutto se manca dentro di noi quella luce, quella gioia che fuori non troviamo nella natura.

Se abbiamo cose irrisolte ecco che con l'inverno possono uscire: sofferenze, disturbi psicologici e dell'umore, che ci chiamano alla loro presa di coscienza. Non dobbiamo allarmarci ma trovare la forza dentro di noi e, se da soli diventa particolarmente complicato, aver cura di rivolgerci a quei professionisti, che sanno aiutarci in tempo propizio ad affrontare queste dinamiche che fanno parte del vivere.

Occorre andare verso coloro che ci portano verso l'integrità, la consapevole crescita di ogni nostra componente, non solo fisica, ma anche emozionale, mentale e spirituale, per questo l'approccio olistico è completo.

D'inverno la Natura si ritira al suo interno, il lavoro è sotterraneo, fermenta, brucia e macera ciò che non serve per prepararsi al divenire esteriore della primavera. Così dobbiamo fare noi, lasciare andare, bruciare, accettare e rinnovarci per tornare a vivere, veramente.

Arriva poi il momento magico che chiamiamo Natale... il momento della Ri-Nascita nostra e della Natura.


Lieta di aver dato un po' più valore a queste splendide stagioni e magari più chiarezza a ciò che molti di noi sentono, auguro uno splendido Natale a tutti voi da parte dello staff dello Studio Olis e ricordo l'opportunità di poter fare un regalo speciale di Ben-Essere a Te stesso o a chi Ami, studiato su misura.

Buona Ri-Nascita!

Licia

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