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Da Valdo di Lione alla Chiesa Valdese: un viaggio di otto secoli a Grumes



Dal 29 luglio al 20 agosto ad Altavalle la IV edizione della piccola rassegna del ri-esistere. Tredici appuntamenti tra cui due spettacoli per bambini, un laboratorio di costruzione di burattini e marionette, due spettacoli itineranti lungo il Sentiero dei vecchi mestieri e una mostra. E poi il teatro, tanto teatro.


Teatro Le Fontanelle, Grumes | Altavalle SFIDE COMUNI DELLA SPIRITUALITÀ In occasione della mostra “Da Valdo di Lione alla Chiesa Valdese” allestita presso la sala Le Are di Grumes si terrà la conferenza “Sfide comuni della spiritualità”. Don Bruno Tomasi e il pastore valdese Davide Ollearo coordinati da Vittorino Rodaro discuteranno sui passaggi fondamentali della storia valdese allargando il discorso al dialogo interreligioso e all'attualità del cristianesimo. 29 luglio - 20 agosto | tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.30 Sala Le Are, Grumes | Altavalle Mostra realizzata dalla Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice DA VALDO DI LIONE ALLA CHIESA VALDESE Le origini della Chiesa valdese risalgono al Medioevo, quando venne fondata da Pietro Valdo, un mercante di tessuti di Lione che alla fine del Dodicesimo secolo decise di lasciare ai poveri tutte le sue ricchezze e vivere di elemosine, predicando alla testa di una piccola comunità. I “Poveri di Lione”, come venivano chiamati Valdo e i suoi seguaci, furono uno dei numerosi movimenti che sorsero nel corso del Medioevo e che predicavano il ritorno della chiesa alla povertà degli apostoli e l’abbandono della politica e delle altre occupazioni temporali.


La quarta edizione di Contavalle che si svolge nelle frazioni del comune di Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda) si pone, quest’anno, con un manifesto di speranza chiaro ed esplicito: quello di una Rassegna che non si rassegna. Così racconta il direttore artistico Tommaso Pasquini: “Se la ri-esistenza di Contavalle, quella che ha definito ruolo e obiettivi di un intero progetto fin dai suoi primordi è quella dei piccoli paesi, della loro vita sociale, dei nuovi stili di vita, del protagonismo delle “periferie” e del ruolo della cultura come ponte di progettualità territoriale, la ri-esistenza di questa quarta edizione, oltre che connettersi alla voglia di ripresa ed evasione che ci accomuna tutti dopo mesi di confinamento, è soprattutto una r-esistenza”.

Contavalle r-esiste rispetto a una situazione critica, anche e in particolare modo per il settore culturale messo in ginocchio dall'interruzione delle proprie attività (i teatri sono stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire) e fortemente limitato nelle sue possibilità di progettazione (rassegne e festival hanno bisogno di essere concepiti e organizzati mesi prima del loro svolgimento).

Contavalle r-esiste di fronte allo scoraggiamento dovuto alle difficoltà e alle complessità di ordine tecnico-burocratico e regolamentare che si sono moltiplicate in corrispondenza degli inevitabili provvedimenti legati al contenimento del contagio.

Contavalle r-esiste come risposta attiva al sentimento di rassegnazione con cui abbiamo dovuto familiarizzare a lungo, ostaggi di inevitabili confinamenti e limitazioni, affinché non diventi scontato adattamento e abitudine ordinaria.

Per questo, per l’associazione Puntodoc che promuove e organizza Contavalle grazie al sostegno della Fondazione Caritro, del Comune di Altavalle e di numerose altre realtà del territorio e all’instancabile lavoro dei volontari; esserci nell’estate 2020 è la risposta più importante.







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