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Immagine del redattoreil Cinque

Presentata a Trento la statua dedicata a Chico Forti





Una statua per Chico Forti nel giorno del suo 64° compleanno. È stata svelata ieri sera, 8 febbraio, nel cortile di Palazzo Benvenuti, nel cuore di Trento.


Un appuntamento che ha visto la partecipazione di tanti amici che non hanno abbandonato l’ex surfista da anni recluso nel carcere di Miami, con in testa l’indomabile zio Gianni Forti. Il riconoscimento è stato voluto dal tenore Andrea Bocelli e da sua moglie Veronica, amici e sostenitori della causa del trasferimento in Italia di Chico, che gli hanno fatto arrivare in città il loro originale augurio di buon compleanno con un video di “Happy Birthday to you” eseguito al pianoforte dalla star della musica internazionale.

Dalla voce di Chico, in un audio arrivato dagli Usa, è trapelata dunque emozione e gratitudine: «Grazie a voi non sono solo. E non lo sono mai stato. Ringrazio chi mi ha voluto dedicare questo riconoscimento, una mia statua, solitamente riservato ai deceduti. Al contrario questa statua per me è un'iniezione di vita, carburante per un serbatoio in rosso. Grazie a tutti coloro che hanno portato avanti questo progetto, uniti, al di là delle appartenenze politiche, Grazie a mia madre e a mio zio Gianni, grazie a tutti voi che avete faticato 23 anni con me. Oggi è il mio 64° compleanno, con oltre un terzo della mia vita trascorsa in gabbia: oggi mi avete fatto un regalo di compleanno più unico che raro. Vi lascio – conclude Chicocon un arcobaleno di nostalgia e gratitudine. E alla base di questo arcobaleno immagino ci siano, anziché un tesoro, dei canederli e delle caldarroste».

La statua ora ospitata a Palazzo Benvenuti, sede della Cassa Rurale, è stata realizzata in marmo di Carrara dallo scultore Nello Petrucci, un artista delle visual arts a tutto tondo, nativo di Pompei.


Alla consegna dello statua alla città hanno preso parte tra gli altri il presidente della Provincia e della Regione Maurizio Fugatti, il sindaco del capoluogo Franco Ianeselli che ha ricordato «la necessità di continuare a mobilitarsi a favore del nostro concittadino e della sua resilienza», l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti e, nelle vesti di padrone di casa, il presidente della Cassa Rurale di Trento Giorgio Fracalossi che ha spiegato come «la statua di Chico sia ora dentro un cortile aperto a tutta la città».

Lo zio Gianni non ha nascosto la propria commozione: «Dico sempre, ogni volta che prendo in mano il microfono, che spero sia l’ultima volta che parlo a nome di Chico. L’idea di una statua per lui è stata della famiglia Bocelli, tiene viva la speranza ed io continuo a portare avanti questa battaglia».

Non è voluto mancare all’appuntamento il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher che, nello scorso agosto, si era recato a Miami per incontrare di persona Chico: «Vederlo è stato molto emozionante, lui ha ancora grande fiducia e mantiene un legame importante con la propria terra. E noi non l’abbiamo abbandonato. Tanti auguri Chico».

Chiusura affidata al presidente Fugatti: «Dentro di noi c'è una emozione forte. Chico sta scontando una lunga pena e si sente nelle sue parole della tristezza. Ma ci trasmette nel contempo anche tanta forza per continuare a cercare una soluzione per la sua vicenda. Dal Trentino stasera arriva un forte messaggio alle istituzioni nazionali ed internazionali».





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