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Civezzano. Focus sulla Banda Sociale


Spazio informativo realizzato grazie al contributo della Cassa Rurale Alta Valsugana



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di JOHNNY GADLER


Fondata nel 1909, la Banda Sociale di Civezzano rappresenta il cuore pulsante nella vita associativa della Comunità, accompagnando le principali manifestazioni civili e religiose, nonché allietando residenti e ospiti in varie occasioni. Ne parliamo con la presidente, Lucia Lessi.


Presidente Lessi, quando è nata la Banda Sociale di Civezzano?

«Riordinando l’archivio ho trovato un documento risalente al 1907, ma la data ufficiale di fondazione è il 1909 sotto la guida del presidente Filippo Graff e del maestro Giovanni Serra. Dopo alcuni anni di stop dovuti alle due guerre mondiali, nel 1964 la Banda venne iscritta alla Federazione dei Corpi bandistici del Trentino. Nel 1973 le prove vennero sospese e i suonatori assicurarono la propria presenza solo nei momenti più importanti. La rinascita avvenne il 23 dicembre 1990, dopodiché sono seguiti, fino ad oggi, anni di intenso lavoro e una costante crescita musicale che, assieme al graduale rinnovo degli strumenti in dotazione, ha consentito pure il rinnovamento del repertorio».


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Com'è composto?

«È un repertorio vario che parte dalle immancabili marce – che rimangono fisse perché devono dare una cadenza alla banda che sfila – assieme a dei brani che il maestro rinnova di concerto in concerto, attingendo anche dalla musica degli anni '70 e '80 riarrangiata per banda».


Il vostro programma per il 2023?

«Abbiamo iniziato con le manifestazioni di Carnevale organizzate dagli Alpini di Civezzano e proseguiremo, sabato 27 maggio, sempre a Civezzano sul sagrato della chiesa, con il Concerto di primavera. A giugno suoneremo in sfilata per il Corpus Domini, il 2 luglio saremo a Villazzano su invito dei Vigili del Fuoco; in estate parteciperemo a Bande in vetta, iniziativa promossa dalla Federazione dei Corpi bandistici del Trentino al fine di portare concerti nei rifugi di montagna. Ad agosto suoneremo per la sagra di Civezzano, poi saremo sull’Altopiano di Piné per le matinée organizzate a favore di turisti con sfilata sul lungolago. A settembre andremo ad Ala per la cerimonia di premiazione di poesia, musica e arte; ad ottobre suoneremo per la Madonna del Rosario, il 4 novembre per la commemorazione dei caduti con gli Alpini, il 22 novembre celebreremo Santa Cecilia, patrona della musica, con i Carabinieri in congedo dato che anche loro festeggiano la propria patrona, la Virgo Fidelis. Infine il Concerto di Natale in piazza a Civezzano in occasione dei mercatini natalizi. Questo è il nostro programma ufficiale, poi nel corso dell’anno inseriremo senz’altro altri concerti su invito in varie località».

Quanti componenti avete?

«Circa una trentina tutti di Civezzano e frazioni, ad eccezione di alcuni elementi che vengono da Cognola. In occasioni particolari, quali ad esempio il nostro centenario, la Banda si allarga invitando suonatori di bande amiche come Levico, Caldonazzo, Borgo e Lavis».

L’età dei vostri musicisti?

«Abbiamo tanti componenti di una certa età, ma per fortuna nella Banda entrano anche molti giovani. D’altronde senza nuovi innesti qualsiasi sodalizio è destinato, prima o poi, ad arenarsi. Per questo curiamo particolarmente i giovani sia andando nelle scuole primarie e secondarie del territorio a presentare gli strumenti e l’attività della Banda, sia soprattutto attraverso i corsi di avviamento alla musica».


Di che cosa si tratta?

«Sono corsi che iniziano a settembre e durano fino a fine maggio, promossi dalla Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino con un significativo contributo della Provincia autonoma di Trento che sostiene in gran parte la spesa, offrendo così ai genitori l’opportunità di iscrivere i propri figli a un corso di musica pagando solo un terzo del costo effettivo. Chi si iscrive può entrare nella nostra Bandina nata nel 2003 e ufficializzata nel 2005 come Banda giovanile di Civezzano e Fornace. Dopo quattro anni di corso questi giovani possono entrare nella Banda vera e propria, ma intanto hanno la possibilità di esibirsi con la Bandina in varie occasioni, come ad esempio nel Concerto di Primavera o nel Concerto di Natale, quando la Bandina suona sempre prima della Banda. Per alcuni anni la Bandina è stata diretta dalla maestra Miriam Lancerin, a cui era affidata anche al direzione della Banda maggiore, mentre oggi è guidata dal maestro Simone Pontalti, maestro anche di tromba, mentre la direzione della Banda Sociale è affidata al maestro Alberto Pedrotti, un contrabbassista ex insegnante di musica nei vari licei e nelle scuole di Trento e di Riva del Garda che ora si dedica completamente alla Banda».


Quanti componenti conta la bandina?

«Una decina, di varie età. Diciamo che ci si può iscrivere ai corsi di avviamento dagli 8 ai 10 anni in su, anche se ci sono stati dei casi di adulti già negli “anta” che hanno frequentato con buon profitto, tanto da entrare poi nella Banda vera e propria».

Cosa ci può dire sulla vostra divisa storica?

«La nostra divisa è stata rinnovata dal direttivo nel 2010. Si tratta di un costume storico che richiama la tradizione millenaria dell’attività mineraria legata all’estrazione dell’argento che ha lungamente interessato la zona di Civezzano e del monte Argentario. Non a caso i nostri costumi riportano accanto allo stemma della Banda il logo dei minatori e richiamano i costumi popolari descritti negli acquerelli del Von Lutterotti per il “Landgericht” di Civezzano».


Che cosa rappresenta la Banda Sociale per Civezzano?

«La banda è una presenza fondamentale per un paese. Una comunità senza banda è triste, perché la banda porta sempre allegria, partecipa alle manifestazioni sia civili che religiose, oltreché fare concerti e promuovere corsi di avviamento alla musica. La banda, insomma, è il cuore vitale e pulsante della vita associativa di una comunità, un ruolo che noi da oltre 110 anni svolgiamo con impegno e orgoglio per Civezzano e per tutte le sue frazioni».

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