di LINO BEBER
Dopo essere stato presentato nei teatri di Levico Terme (17 marzo ) e Calceranica (24 marzo), grande successo ieri sera, 25 marzo, per lo spettacolo Cenerentola portato in scena al Teatro di Caldonazzo dai “Giovani della Bottega Teatrale” con la regia di Matteo Pasqualini, scenografie e costumi di Giuliana Pagnacco, luci e musiche di Giuseppe Tamanini. Lo spettacolo verrà replicato a Tenna il 31 marzo e a Roncegno Terme il 1° aprile.
La fiaba di Cenerentola o Cenerella è narrata in centinaia di versioni a iniziare dalla storia di Rodopi dell’antico Egitto fino alle versioni di Charles Perrault e dei fratelli Grimm che contribuirono alla sua popolarità. Nel 1950 Walt Disney ha creato il suo film d’animazione e nel 2015 una sua edizione con attori in carne e ossa.
La trama della fiaba è nota a tutti: Cenerentola è un’orfana segregata in casa dalla matrigna e dalle due sorellastre Anastasia e Genoveffa a compiere tutti i lavori di casa come lavare, cucinare, ravvivare il fuoco e spazzare via la cenere dal caminetto. Il suo vero nome è Ella. La vita della giovane Cenerentola cambia quando arriva la notizia che a corte si terrà un ballo organizzato dal re, durante il quale il principe erede al trono sceglierà la sua sposa.
Spettacolare la scenografia e i costumi dei 9 attori che hanno lavorato per alcuni mesi nella preparazione dello spettacolo presso il Centro di Aggregazione territoriale “Oltretutto” - Associazione Provinciale per i Minori (= APPM) in collaborazione con la Comunità Alta Valsugana e Bersntol finanziata delle amministrazioni comunali di Levico Terme, Altipiano della Vigolana, Caldonazzo, Calceranica e Tenna.
I giovani interpreti dei personaggi della fiaba sono: Natalia Albrecht - Cenerentola, Isabel Uras - Genoveffa, Emily Santos Gomez - Anastasia, Zoe Magalini - Matrigna, Nicolò Baldo - Principe Filippo, Carlotta Martina Cedro - Fata, Samuele Motter - Re, Zeno Magalini - Buffone di corte, Enea Lovato - Araldo reale.
Con tocco magistrale il regista Matteo Pasqualini ha mutato la Fata Madrina con la Fata dai capelli turchini di Pinocchio che confonde il Principe Filippo con Pinocchio e altri personaggi come quelli del capolavoro di Carlo Collodi, ma poi, accortasi dell’errore, realizza il miracolo di creare un bel vestito per Cenerentola e di trasformare la zucca in una carrozza per portarla al ballo.
L’ingresso allo spettacolo era gratuito e chi lo desiderava poteva fare un’offerta che i giovani attori hanno deciso di devolvere per i terremotati della Siria e Turchia.
Chiudo con le parole che Cenerentola dice a chi ancora non conosceva come Principe Filippo: “Vedete io amo le cose semplici della vita. Non m’importano le ricchezze, i titoli o altre stupidaggini del genere. A me piacerebbe soltanto avere qualcuno che riuscisse a consolarmi nei momenti tristi della vita e sapesse gioire con me in quelli felici. Insomma io cerco solo un cuore che mi vuole bene!” Il messaggio della fiaba è una profonda riflessione sul significato dell’amore universale, della solidarietà e dell’amicizia.