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Borgo Valsugana. "Trentino 2060", un festival incline al futuro


Il Presidente CRVT Arnaldo Dandrea, il Direttore del Festival Davide Battisti e il Direttore CRVT Paolo Gonzo



Mancano pochi giorni alla 4ª edizione del Festival “Trentino 2060", promosso dai ragazzi di Agorà assieme alla Cassa Rurale Valsugana e Tesino che fin dall’inizio ha creduto nel progetto, collaborando all’organizzazione e diventando co-promotrice, nonché principale sponsor dell’intera manifestazione. Ne parliamo con Arnaldo Dandrea, presidente della CRVT...


Presidente Dandrea, per la serie “squadra vincente non si cambia”, voi e Agorà avete lavorato alacremente per realizzare la quarta edizione di Trentino 2060, al via il 14 luglio prossimo. Perché un istituto di credito come il vostro si è speso molto – in termini finanziari, ma anche organizzativi – per sostenere questa iniziativa?

«Semplice. Perché, pur essendo noi una banca che ovviamente sviluppa il proprio core-business nell’economia, il nostro statuto sociale di cooperativa ci impone di perseguire non solo il benessere economico, ma anche la crescita sociale e culturale dei territori in cui operiamo. Il nostro Consiglio di Amministrazione, pertanto, è da sempre impegnato nel cercare di offrire alla comunità eventi culturali di grande spessore, attraverso i quali promuovere la cultura, la conoscenza e la formazione. Non a caso durante la primavera promuoviamo i temi di “Pensiero in evoluzione” progettati dall’Istituto Degasperi, nonché tanti altri eventi ad elevato contenuto culturale, fino a questo festival estivo. Una manifestazione, “Trentino 2060”, per la quale la Cassa Rurale Valsugana e Tesino interpreta convintamente il ruolo di co-promotrice, nella consapevolezza che l’apporto prezioso di tutte queste giovani competenze ed energie è uno strumento eccezionale, oltre che di sviluppo di idee su temi così importanti, anche di crescita delle nostre comunità. Senza dimenticare il fatto – aspetto di certo non secondario – che il Festival Trentino 2060 è un’ottima vetrina anche per far conoscere e promuovere l’immagine turistica del nostro territorio. Un binomio, quello turistico-culturale, che intendiamo sempre più proporre e sviluppare in futuro».

A proposito di futuro, l’Associazione culturale Agorà presenta un’età media inferiore ai 30 anni. Com’è stato lavorare fianco a fianco con loro nell’organizzazione?

«A tale proposito mi piace proprio sottolineare il forte coinvolgimento che ho visto nei ragazzi di Agorà, a cui spetta il grande merito di aver contattato e portato a Borgo Valsugana relatori di grande livello culturale, nonché molto noti a gran parte dell’opinione pubblica. Sostenere questi giovani e dare loro fiducia, per noi significa avere fiducia nel futuro. La loro encomiabile determinazione nel perseguire l’obiettivo, la loro grande preparazione che traspare nell’attuare un’idea, il loro forte interesse per il mondo in cui vivono e che poi lasceranno ai loro figli, dovrebbero rappresentare uno sprone per tutti noi a fare qualcosa di importante e in maniera costruttiva per il bene di tutti».

Il tema scelto quest’anno, oltretutto, appare piuttosto stimolante e di strettissima attualità…

«Vero, il tema di questa edizione è “Sfide e futuro della democrazia”. Tutti noi abbiamo visto, purtroppo, come negli ultimi tempi il concetto di democrazia sia stato oggetto di attacchi su vari fronti. Forse ci eravamo illusi che la democrazia fosse un valore acquisito per sempre. Ci siamo accorti, invece, di quanto sia un bene fragile, da promuovere e tutelare ogni giorno. Per cercare di “agire” al meglio la democrazia penso ci si debba assumere proprio la responsabilità circa la fatica e la bellezza dell’informarsi, dell’ascoltare, del conoscere, dell’aprirsi a punti di vista nuovi. In pratica la filosofia che sta alla base di Trentino 2060».


Quali aspettative avete per questa edizione?

«Già nelle precedenti edizioni, in particolar modo nell’ultima del 2021, avevamo avuto ottimi riscontri da parte del pubblico, nonché da parte dei nostri soci e clienti che avevano particolarmente apprezzato il livello culturale dei contenuti e l’elevato profilo dei relatori presenti. L’aspettativa per quest’anno è logicamente di continuare a crescere, cosa che sono certo accadrà. Basta dare un’occhiata all’elenco degli ospiti: tutti nomi di prim’ordine e, cosa molto importante, in grado di parlare anche il linguaggio dei giovani. Ma il Festival rappresenterà un arricchimento per tutti, senza distinzioni d’età, perché ognuno potrà venire in piazza, ascoltare, intervenire e portarsi a casa qualcosa di buono. Per chi non potrà essere presente fisicamente a Borgo ricordo, comunque, che i vari interventi saranno disponibili anche sui nostri canali social».


Riuscire a portare relatori così importanti in un contesto relativamente piccolo come quello di Borgo Valsugana da un lato costituisce senz’altro motivo d’orgoglio, ma dall’altro rappresenta anche un’opportunità straordinaria. Non avete avuto anche voi il sentore – com’è accaduto l’anno scorso a molti fra il pubblico sentendo parlare Elsa Fornero, Carlo Cottarelli e tanti altri – che qui a Borgo il dialogo avvenga in maniera molto più rilassata, quasi si trattasse di un incontro allargato di famiglia, benché incentrato su tematiche di rilevanza planetaria?

«Effettivamente è così. I nostri ospiti hanno molto apprezzato la tranquillità dell’ambiente, il poter passeggiare tranquillamente senza essere assediati dalle persone come avviene nei grandi centri. Sul fascino e sulle potenzialità delle periferie abbiamo dibattuto molto l’anno scorso con Elsa Fornero, ma anche con Elena Cattaneo. Qui i confronti avvengono in maniera più rilassata e spontanea. E anche il pubblico sicuramente si è sentito partecipe e protagonista nel potersi relazionare “a tu per tu” con personaggi fino a quel momento visti solo in televisione o sui giornali. È una delle tante magie che un territorio bello e culturalmente ricco come il nostro sa regalare a chi ha solo la pazienza di fermarsi un attimo per ammirarlo nelle sue innumerevoli, e talvolta sorprendenti, sfaccettature».

Appuntamento in piazza Degasperi giovedì 14 luglio, dunque…

«Certo, sarà un vero piacere accogliere tutti coloro i quali vorranno intervenire. Intanto, però, mi sia consentito di esprimere il mio più vivo ringraziamento al Consiglio d’Amministrazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, a tutta la nostra struttura, ai ragazzi di Agorà e in particolar modo a Davide Battisti, direttore scientifico del festival, con il quale esiste ormai un legame di amicizia consolidatosi edizione dopo edizione».




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