top of page

BORGO VALSUGANA. Il Consolato dei Maestri del Lavoro ha incontrato l'Istituto Alcide Degasperi





di GIUSEPPE FACCHINI

Incontro speciale e di grande qualità quello realizzato dal Consolato dei Maestri del Lavoro con l’Istituto superiore Alcide Degasperi di Borgo Valsugana al quale hanno partecipato alcune decine di alunni delle classi terze, quarte e quinte coadiuvati dalle professoresse Silvia Tomaselli e Lucia Baldi.


IL LAVORO PER IL MAESTRO

Il maestro del lavoro Alfeo Bolognani ha introdotto l’incontro illustrando le attività dei Maestri del Lavoro ed ha proposto una serie di spunti di riflessione per gli studenti che hanno spaziato dal cambiamento radicale della vita con l’inizio dell’attività lavorativa alle modalità di scelta dello stesso, dalla necessità di mantenere la propria personalità alla trasformazione del mondo del lavoro, dalle varie tipologie contrattuali alle modifiche del sistema relazionale, perché se nella scuola la relazione è per lo più verticale (insegnante-studente) nel lavoro è multidirezionale, gerarchica in senso verticale, ma collaborativa/conflittuale in senso orizzontale con altre funzioni interne ed esterne.

Il lavoro può essere visto come fonte di reddito, fonte di conoscenza ed esperienza, fonte di relazioni, fonte di sfide per obiettivi e rappresenta un aspetto importante nella valorizzazione della persona contribuendo alla sua dignità e riconoscimento sociale.


TECNOLOGIA E SOCIETÀ

Si è quindi entrati nel merito dell’argomento dell’incontro, esposto dall’ing. Alberto Giacomoni responsabile dell’Ufficio Finanza di Progetto di una nota banca regionale, un tema di estrema attualità: “Energie rinnovabili: luci ed ombre”. La prima parte dell’esposizione era incentrata sulla formazione personale acquisita in corsi di studio e occupazioni lavorative differenti, fondamentale ancora più oggi che in passato, vista la velocità con la quale si evolve la tecnologia e la società.


Dal tecnigrafo al CAD, dal primo computer, che nel 1989 costava (ricalcolato a valori attuali) oltre 3.500 euro, all’ultima novità dei Chromebook che costano nell’ordine dei 500 euro e anche meno.


Senza dimenticare alcuni cenni fatti sui cambiamenti nella società che minacciosamente rischiano di ripresentarsi:


• il periodo dell’austerity nel 1973 collegato alla guerra del Kippur (fra Egitto e Israele) con le domeniche senz’auto; adesso rischiamo un’estate senza condizionatori per il conflitto in Ucraina

• La fine della guerra fredda con la caduta del muro di Berlino nel 1989; speriamo che non ritorni adesso…

Il lavoro deve adattarsi quindi ai mutamenti tecnologico-sociali ed un robusto curriculum scolastico è solo il punto di partenza piuttosto che il punto di arrivo per avere successo nel mondo del lavoro.


La seconda parte è stata dedicata ad un approccio critico, ma non negativo, verso le energie rinnovabili.


RINNOVABILI: LUCI E OMBRE

I pregi sono noti a tutti, ma quali sono i punti d’ombra?

• Per la maggior parte, le energie green non sono programmabili e spetta alla società Terna coordinare i diversi distributori di energia al fine di soddisfare la richiesta su base nazionale.

• L’energia pulita costa normalmente di più, anche se non risente delle tensioni speculative sul mercato dell’energia da fonti fossili, fenomeno ben noto in questi periodi.

• Bisogna trovare investitori che finanzino la costruzione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

• La costruzione di impianti per le rinnovabili richiede, in taluni casi, tempi lunghi di realizzazione anche a causa della burocrazia.

Interessante anche il collegamento “in diretta” al sito internet di TERNA sul quale è stato possibile verificare, ora per ora, la percentuale di utilizzo delle diverse fonti rinnovabili e fossili necessarie per soddisfare il fabbisogno energetico nazionale.

È stato anche presentato un esempio realizzato in Trentino di economia green circolare: il metano, mediante un apposito impianto, viene estratto dalla frazione umida del rifiuto solido urbano: in questo modo è possibile alimentare gli autobus locali con il biometano, ossia un gas di origine non fossile.

361 visualizzazioni0 commenti
bottom of page