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Borgo Valsugana. Domani, 6 agosto, apre la mostra "Paesaggi forti - nuovi immaginari della memoria"






Da sabato 6 agosto a sabato 3 settembre 2022, presso lo Spazio Klien di Borgo Valsugana sarà visitabile la mostra "Paesaggi Forti - nuovi immaginari della memoria" a cura di Marco Ferrari. Orari: da martedì a sabato 9.00 - 12 / 15.00 - 18.00. Ingresso libero


La mostra scaturisce sull’onda di un progetto di ricerca biennale finalizzato a promuovere un nuovo immaginario territoriale per i Forti Trentini, legato a una visione ecologica e paesaggistica. Il progetto è stato sviluppato dall’architetto e curatore Marco Ferrari e nelle sue prime fasi ha visto la partecipazione di una serie di partner territoriali come SAT, Fondazione Museo Storico, Associazione Alchemica, DICAM-Università di Trento, TSM Step, Associazione Acropoli, Centrale Fies, Istituto Italiano dei Castelli, Museo Storico Italiano della Guerra. I temi del progetto sono stati affrontati in un incontro che si è da poco tenuto presso il Trento Film Festival dal titolo Montagne Cyborg, verranno esposti in una presentazione il 13 maggio presso il Politecnico di Zurigo e verranno infine declinati nel corso dell’autunno in una serie di attività di esposizione, workshop e allestimento in varie località regionali.La mostra di Borgo costituisce però il primo momento espositivo sui temi legati al progetto in quanto è stata pensata come momento di condivisione e lancio dei temi del progetto per tutto il Trentino Orientale, e sarà costituita da una serie fotografica originale, sviluppata nel corso degli ultimi due anni dal fotografo britannico Marc

Wilson, specializzato in paesaggio e archeologia militare (si veda The last stand, 2014). Si è scelto di inaugurare la fase espositiva proprio con la mostra in Valsugana per via dell’origine del curatore e della volontà di coinvolgere direttamente e in prima battuta un territorio come quello valsuganotto, i cui paesaggi portano ancora ben visibili su tutto il territorio i segni della Grande Guerra, prima di spostarsi con altre iniziative a Trento e in Valle dei Laghi nel corso dell’autunno. La volontà alla base dell’iniziativa è quella di offrire un nuovo livello di interpretazione per il Sistema dei Forti Trentini, alternativo alla visione retroattiva, locale (sia come ambito di indagine che come target di riferimento) e specialistica più diffusa, rafforzando nelle comunità locali e soprattutto presso le giovani generazioni il senso di appartenenza a un territorio da sempre crocevia di diverse culture, presenze e paesaggi. L’obiettivo è quello di una risignificazione del tema dei forti trentini legata a un nuovo immaginario capace di metterne in luce gli aspetti più territoriali-ecosistemici, visti come quelli in grado di legare la stratificazione culturale e storica di questo patrimonio con la contemporaneità. La ricerca infatti mira a costituire un ponte tra patrimonio fortificato della Grande Guerra in ambito regionale e XXI secolo visualizzandone il suo rapporto col paesaggio e con le culture e presenze che lo hanno attraversato o lo stanno continuando ad attraversare contribuendo alla sua evoluzione. La novità dell’approccio si lega quindi a un nuovo sistema interpretativo, per la prima volta basato su visione attuale (ma profondamente stratificata), organica (campo di indagine regionale) ed interdisciplinare oltre che intergenerazionale, capace di coinvolgere il pubblico in maniera estremamente trasversale, fondendo aspetti spaziali e temporali, naturali ed artificiali in una prospettiva organica e finalmente unitaria.











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