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Associazioni in vetrina. Agricoltura bio, economia solidale e consumo critico


Un momento della distribuzione

Spazio informativo realizzato grazie al contributo della Cassa Rurale Alta Valsugana



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Attiva dal 2009, l'Associazione "l'Ortazzo" promuove l’agricoltura biologica e agroecologia, l’economia solidale e il consumo critico. Ne abbiamo parliamo con il presidente Danilo Marchesoni...


Presidente Marchesoni, quando, come e perché è nata l’Associazione l’Ortazzo?

«La nostra associazione è nata nel 2009 dal primo Piano giovani di Zona Laghi Valsugana perché al tempo si pensava fosse utile fare delle riflessione sul tipo di agricoltura che avevamo nelle nostre valli. Tre furono i soci fondatori, con l’obiettivo di coltivare l’orto comunitario biologico che ci era stato donato in comodato gratuito dal comune di Caldonazzo. Un terreno che tutti ci avevano descritto come molto sassoso e assai poco produttivo. Invece noi, nonostante il nostro impegno fosse saltuario perché eravamo tutti volontari, riuscimmo a produrre talmente tanta frutta e verdura che non riuscivamo a consumare tutto il raccolto nemmeno regalandolo. Dopo 4-5 anni di intensa e proficua attività fummo purtroppo costretti ad abbandonare il progetto perché la persona che più di tutte se ne occupava si era trasferita altrove e quindi non avevamo più le forze per seguire questo orto biologico comunitario».

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Venuto meno l’orto, come vi trasformaste?

«Inizialmente diventando un’associazione che promuove – attraverso varie attività, serate e laboratori – l’agricoltura biologica e l’agroecologia, l’economia solidale, il consumo critico operando a vari livelli sulla sensibilizzazione ambientale. Poi, nel 2013, abbiamo inserito all’interno dell’associazione anche il Gruppo di Acquisto Solidale che ci ha permesso di crescere molto e di diventare quello che siamo oggi».

Quante famiglie sono coinvolge nel Gruppo di Acquisto Solidale?

«Più di 130 famiglie, per un totale di circa 400-450 persone che possono effettuare acquisti il più possibile locali e sempre sostenibili, in un rapporto quasi diretto con il produttore».

Con quali modalità viene effettuata la consegna dei prodotti ordinati dalle famiglie?

«La consegna degli ordini avviene con cadenza settimanale. Da quattro anni stiamo collaborando con l’associazione provinciale per i minori di Levico Terme, Pergine Valsugana e Altopiano della Vigolana. Grazie a questa collaborazione i ragazzi che presentano qualche problema personale o familiare, possono acquisire una formazione per quanto riguarda la logistica e la gestione del magazzino. In questo modo si crea un duplice vantaggio: da una parte noi siamo un po’ alleggeriti in tutta la fase di ricezione e distribuzione della merce, dall'altra i ragazzi acquisiscono delle competenze che dopo possono spendere nel loro futuro lavorativo».


Quale ambito territoriale coprite con le vostre iniziative?

«Come Gruppo d’Acquisto Solidale noi copriamo la zona che va da Borgo a Pergine Valsugana, nonché la zona dell’Altopiano della Vigolana fino a Villazzano. Come associazione, invece, le nostre iniziative ormai sono rivolte all’intero ambito provinciale».


Avete una sede fissa o vi spostate a seconda dell’iniziativa?

«Ci è sempre piaciuto affermare che siamo un’associazione sovracomunale e quindi non abbiamo mai avuto una sede in un comune preciso. Finora, a seconda dell’evento da organizzare, abbiamo scelto la struttura che ritenevamo si prestasse meglio a quel tipo di attività. Ultimamente ci sono diversi comuni che si sono offerti di procurarci una sede, nella quale magari poter svolgere dei laboratori, serate informative e altre attività varie, nonché dove poter gestire la distribuzione dei prodotti del Gruppo di Acquisto Solidale, valorizzando nel contempo il lavoro dei ragazzi dell’Associazione provinciale per i Minori, riuscendo così ad avere con loro un rapporto molto più stretto. Tale sede potrebbe essere individuata nel comune di Levico Terme, ma al momento non vi è ancora nulla di deciso».


Ci può fare un breve bilancio delle vostre attività sociali?

«Questa primavera, come ormai accade da diversi anni, abbiamo organizzato i LunAdì dell’Ortazzo, con eventi – serate, laboratori, passeggiate didattiche per il riconoscimento delle erbe spontanee o passeggiate naturalistiche per valorizzare il territorio – dislocati su tutti i comuni della nostra zona.

La Fiera Valsugana Sostenibile e Solidale

La grande novità di quest’anno è stata la prima Fiera Valsugana Sostenibile e Solidale svoltasi il 7 maggio scorso al Palalevico di Levico Terme che ha visto la presenza di 90 espositori suddivisi in 8 categorie (associazioni/progetti, artigianato, cosmesi, turismo, aziende agricole, food, swap/riparazioni, scuole/giochi da tavolo); circa 4 mila visitatori; 40 volontari impegnati prima, durante e dopo la manifestazione; la Cittadella Slow Food con 17 espositori; oltre 30 laboratori per adulti e bambini; 3 degustazioni, 2 conferenze e 2 presentazioni di libri, nonché riflessioni su beni comuni e disarmo, con raccolta firme per leggi di iniziativa popolare, ed una marcia della pace».


Un successo, insomma…

«Sì, per noi è stato un successo inaspettato, è andato tutto molto bene tanto che già ci hanno chiesto di riproporla il prossimo anno. Va detto che il buon esito di questo esperimento si deve essenzialmente all’esperienza che avevamo maturato collaborando con la fiera “Fa’ la cosa giusta” di Trento, dove gestiamo tutta la parte relativa a laboratori e conferenze. A noi piace tanto fare rete con altre realtà del territorio, associative o cooperative che siano. Ricordo inoltre l’iniziativa “S-Cambiamo il mondo” attraverso la quale proponiamo, presso il palazzetto dello sport di Caldonazzo, attività di scambio e riuso per promuovere consapevolezza in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Infine abbiamo una decina di progetti finanziati da bandi, alcuni dei quali in collaborazione con istituti scolastici di Pergine, Levico e Borgo, tutti finalizzati a trasmettere ai ragazzi una serie di valori e di conoscenze sulla sostenibilità sia sociale che ambientale».


Se qualcuno volesse partecipare alle vostre iniziative e associarsi, come può fare?

«Chi volesse darci una mano può scrivere un’email a ortazzo@gmail.com alla quale risponderemo fornendo tutte le informazioni sia sul funzionamento del Gruppo di Acquisto Solidale, sia sulle iniziative promosse dall’Associazione».



Incontro con Vandana Shiva



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