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AmAmbiente: sul guasto a Levico Terme di domenica 14 maggio






La presidente di AmAmbiente, Manuela Seraglio Forti, in merito al guasto occorso domenica scorsa a Levico Terme precisa quanto segue.


Come già riportato dalla stampa, nella giornata di domenica 14 maggio, si è verificata la rottura, decisamente anomala (è in corso un’analisi al fine di determinarne le cause), di un riduttore di pressione di rete che ha comportato l’aumento pressoché istantaneo della pressione nella rete di distribuzione e degli allacciamenti a valle con conseguenti rotture di tubazioni in acciaio obsolete e maggiormente infragilite e compromesse nel corso degli anni. Ricordiamo che in tutte le zone del Trentino e d’Italia sono presenti ancora lunghi tratti di tubature in acciaio che negli anni sono state soggette a fisiologica ossidazione (ruggine) e che non sono ancora state sostituite dalle più moderne tubature in polietilene (materiale plastico) non soggetto a deterioramento per ossidazione. L’improvviso notevole aumento di pressione ha quindi causato la rottura delle zone più fragili delle tubature in vari punti della rete e di allacciamenti di utenza a valle del riduttore di pressione provocando perdite di acqua e vari fuori servizio in molte abitazioni. Le rotture e la conseguente fuoriuscita di acqua dalle tubature, a loro volta, hanno fatto abbassare la pressione in rete ed è mancata quindi l’acqua nella parte più alta della zona interessata. Al di là delle strumentalizzazioni di quanto accaduto su cui qualcuno insiste, Amambiente SpA, così come tutti i gestori del ciclo idrico, gestisce guasti costantemente e queste problematiche sono considerate all’ordine del giorno. 8 operatori del settore, dalle ore 7 di domenica mattina, hanno lavorato incessantemente anche per 17 ore consecutive, per sanare tutte le perdite e per costruire dei bypass “volanti”, anche insieme ai nostri appaltatori, laddove necessario per ripristinare il servizio idrico a tutti i cittadini. Sono state controllate a tappeto decine e decine di pozzetti, sezionando vari tratti di rete per riuscire a trovare le perdite con contemporaneo monitoraggio continuo del telecontrollo durante le manovre. Con il supporto della protezione civile è stata anche ripristinata la fornitura dell’acqua all’edificio della Croce Rossa con un tubo “volante” collegato alla rete a servizio del vicino Polo scolastico. Anche i Vigili del Fuoco si sono resi disponibili per portare acqua in bottiglia agli utenti con servizio non ancora ripristinato. Un sentito ringraziamento a tutti per l’operato svolto, anche in presenza del Sindaco Gianni Beretta e dell’assessore delegato Paolo Andreatta. Alle 19 di ieri (lunedì 15 maggio) tutte le utenze erano ripristinate. Il motivo dell’acqua rossa o torbida deriva dagli sbalzi di pressione all’interno delle tubature, nonché le rotture dovute ad eccessiva pressione, che hanno naturalmente provocato un’anomala turbolenza all’interno delle tubature con conseguente movimento di eventuali residui di ruggine normalmente depositata negli anni sulle pareti delle tubazioni.


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