Terza tappa dell'Accademia dell'Euregio e prima in Trentino, dopo quelle in Alto Adige e Tirolo nei mesi scorsi, quella che si è tenuta a Levico Terme nello scorso fine settimana. Una trentina di ragazzi dei tre territori hanno potuto confrontarsi su temi storici e di attualità con relatori di eccezione. E hanno potuto approfondire la propria conoscenza reciproca, nonché stringere legami che potranno essere utili anche dopo la due giorni levicense. Tra le attività in programma anche le visite – in notturna e con guida – al forte delle Benne di Levico venerdì e – domenica – al Museo Casa De Gasperi con passeggiata nel Giardino d'Europa a Pieve Tesino.
Tra i temi affrontati in appositi confronti della tappa trentina dell'Accademia organizzata dall'Euregio in collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, quelli di carattere storico sui Trentini in Tirolo, sui Sudtirolesi nell'Italia fascista e sul percorso che dall'accordo De Gasperi-Gruber ha portato alla nascita dell'Autonomia regionale e, più recentemente, alla costituzione dell'Euregio. Dal dialogo con Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Eva Pfanzelter, professoressa di storia contemporanea all'università di Innsbruck, e Josef Prackwieser, ricercatore del Center for Autonomy Experience di Eurac, è emersa la necessità di non fare della storia euregionale il terreno di recriminazioni e nostalgie, ma piuttosto l'occasione per comprendere la complessità delle vicende che hanno riguardato questa terra di confine e che, pur passando attraverso difficoltà e tragedie da non dimenticare, le hanno consentito di costruire un percorso nuovo di condivisione e convivenza. Altro incontro è stato quello sul rapporto tra l'Euregio e i territori e tra il Gect stesso e l'Europa, tenuto dai professori universitari Francesco Palermo e Jens Woelk.
La sera di sabato infine l'intervento della professoressa Daria de Pretis, ex rettrice dell'Ateneo trentino e oggi giudice della Corte Costituzionale e il dialogo dei giovani con i presidenti del Consiglio regionale e provinciale di Trento. La professoressa de Pretis ha detto: «Ho sempre creduto nel potenziale dell’Euregio. Durante il mio mandato come Rettrice dell’Università di Trento ho cercato di lavorare per svilupparlo. Insieme ai rettori degli altri due atenei, abbiamo rafforzato la collaborazione sull’asse Trento-Bolzano-Innsbruck. Ricordo con entusiasmo la firma dell’Accordo quadro nel 2013, e il sostegno concreto dei governi dei nostri territori, che, attraverso l’impegno di risorse, ha consentito l’avvio di iniziative congiunte organiche e strutturate. Il mio mandato rettorale si è poi interrotto con la nomina a Giudice costituzionale, ma le iniziative avviate sono state portate avanti, consolidate e ampliate con determinazione negli anni successivi: dai finanziamenti a progetti di ricerca congiunti ai programmi di mobilità fra i tre atenei, dal premio giovani ricercatori alle cattedre Euregio.
Anche nell’ambito della formazione universitaria e della ricerca le dimensioni richieste dalla sfida europea e globale impongono di unire le forze: le aggregazioni transfrontaliere hanno tutta la ricchezza delle diversità di chi vive sui due lati di un confine, ma anche tutta la forza di storie comuni, di tradizioni e vissuti intrecciati».
Il presidente del Consiglio regionale ha evidenziato come sia importante avere un organismo come l'Euregio, che andrebbe potenziato sul tema della programmazione comune ai tre territori, coinvolgendo in questo la Regione Trentino Alto Adige. Il presidente del Consiglio regionale ha poi sottolineato la millenaria storia di autogoverno dei trentini.
Il presidente del Consiglio provinciale ha detto ai ragazzi che la prospettiva dell'Euregio è quella che garantisce al nostro Trentino autonomo di aprirsi a un respiro europeo, nello spirito di Schengen, rimanendo al contempo legato alle sue radici storiche e culturali.
L’Accademia dell’Euregio nasce per diffondere tra i giovani una maggiore consapevolezza sulle ragioni profonde che hanno dato avvio a questo esperimento di collaborazione transfrontaliera. Il percorso formativo si è svolto in tre tappe, ciascuna ospitata da uno dei tre territori che costituiscono l’Euregio: dal 16 al 18 luglio 2021 a Neustift (vicino a Bressanone), dal 19 al 22 agosto al Forum europeo di Alpbach e adesso appunto a Levico Terme e a Pieve Tesino.
Il percorso si rivolge a 30 ragazzi e ragazze under 35, non necessariamente già formati sui temi dell'Euregio, ma che dimostrino una sensibilità aperta al dialogo e alla comunanza di orizzonte a livello euroregionale.
Il progetto, infatti, vuole fornire ai partecipanti alcuni argomenti concreti a sostegno della loro sensibilità di partenza, creando uno spazio di apprendimento e confronto non retorico su alcuni dei temi fondamentali dell'Euregio attraverso l’ascolto di voci e di testimonianze autorevoli per poterne valutare con cognizione di causa le potenzialità e anche i limiti. I ragazzi, in questo percorso, diventano protagonisti nel reinterpretare il rapporto tra storia e futuro.
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