Trento. Il raduno nazionale degli sport alpini delle Fiamme Oro
- il Cinque
- 16 apr
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Si è svolto al Teatro Sociale di Trento, l’annuale raduno degli atleti appartenenti al Centro nazionale Fiamme oro - Sport alpini, che ha sede all’interno del Centro addestramento alpino di Moena. È stata un’occasione per celebrare e premiare gli atleti che si sono maggiormente distinti nella passata stagione agonistica invernale e quelli che hanno partecipato ai Giochi olimpici estivi di Parigi 2024 per la disciplina dell’arrampicata sportiva. Presenti gli atleti più rappresentativi del Centro di Moena, tra i quali i medagliati a Pechino 2022, gli ori nel curling Stefania Constantini e Amos Mosaner e i bronzi Nadia Delago (discesa libera) e Tommaso Dotti (short track). Presente anche Renè De Silvestro, argento e bronzo paralimpico a Pechino 2022 e campione del mondo paralimpico 2025. C’era anche il campionissimo del passato Enrico Fabris, che ai Giochi olimpici di Torino 2006 si mise al collo due ori e un bronzo nel pattinaggio velocità.
Nel salutare i rappresentanti dell'arma presenti, il presidente della Provincia autonoma di Trento ha sottolineato la presenza di tanti giovani atleti che si sono messi in luce nella passata stagione e che cercheranno di ritagliarsi spazi importanti anche alle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. Ai Giochi il Trentino sarà protagonista e si sta preparando con un grandissimo sforzo organizzativo per farsi trovare pronto all'appuntamento.
L’evento, moderato dall’ex direttore tecnico delle Fiamme oro Stefano Pantano e dalla speaker radiofonica Silvia Vaia, è stato introdotto dall’indirizzo di saluto del direttore del Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena Stefano Valeri. Durante la rassegna il presidente dei Gruppi sportivi della Polizia di Stato Francesco Montini e il presidente della Provincia autonoma di Trento, hanno parlato dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, che in parte si svolgeranno proprio in quella zona con le competizioni olimpiche dello sci nordico e quelle paralimpiche di para sci di fondo e para biathlon che avranno luogo nello stadio del fondo a Lago di Tesero e nello stadio del salto di Predazzo. Si tratta di strutture rinnovate e riqualificate per rispondere alle esigenze degli atleti, con tecnologie all’avanguardia e accessibili a tutti per poter essere utilizzate a lungo anche una volta concluse le olimpiadi invernali.
Non hanno mancato di far arrivare i loro apprezzamenti, con dei videomessaggi, anche i presidenti di Coni e Cip, Giovanni Malagò e Luca Pancalli. Presenti anche i questori di Trento, Bolzano e Belluno, il prefetto di Bolzano e numerose autorità locali. L’evento è stato un importante momento di incontro con gli studenti dell’istituto I. De Carneri, che hanno avuto l’occasione di conoscere i campioni dello sport delle Fiamme oro e di rivolgere loro molte domande. Un modo per avvicinare i giovani ai valori della legalità, dell’inclusione e rispetto delle regole, indispensabili alla crescita individuale e collettiva, raccontati con le esperienze personali dei grandi campioni dello sport targato Polizia di Stato.
A margine della cerimonia la vicepresidente della Provincia e assessore allo sport ha ricordato come si siano celebrati, oltre ai risultati sportivi, anche l’impegno quotidiano, la dedizione silenziosa, la forza morale di chi, attraverso lo sport, incarna i valori più alti delle istituzioni e della nostra comunità. All'interno del teatro, simbolo della cultura e dell’identità di Trento, si sono intrecciate storie di fatica, riscatto, coraggio e passione che ricordano le emozioni che gli atleti atleti regalano e come, attraverso il loro esempio, trasmettano anche alle giovani generazioni valori importanti. In particolare l'assessore allo sport si è soffermata su quanti hanno portato e portano i colori della Polizia di Stato e dell’Italia ai massimi livelli internazionali, fino ai Giochi Olimpici. Ma non meno significativo è l’esempio che questi atleti offrono alle nuove generazioni, oggi qui presenti con le scuole del territorio: un ponte tra presente e futuro, tra valori vissuti e valori da tramandare.