di LINO BEBER
BORGO VALSUGANA - Nell’ottobre 1955, in occasione di una visita del neonato gruppo Alpini di Casatenovo (Lecco) alla Casa Alpina di Motta, diretta da don Luigi Re, durante il pranzo il sacerdote espresse un desiderio che da tempo aveva in animo: aveva fatto voto alla Madonna di erigere sul Pizzo Stella (2000 m. altitudine), nelle Alpi Retiche, una stele in suo onore e gloria. Gli Alpini assicurarono il loro aiuto morale ed economico e avviarono, insieme al religioso, le pratiche per la sua realizzazione incaricando lo scultore Egidio Casagrande di Borgo Valsugana.
Don Luigi chiamò la statua Vergine delle Vette e immaginava una statua alta dai tre ai quattro metri in rame sbalzato che sarebbe stata issata sulla vetta del Pizzo Stella grazie alle spalle degli Alpini.
Ma Casagrande, da autentico alpino generoso e disinteressato, non volle limiti alla sua opera e realizzò su un’ossatura di acciaio una statua in rame alta addirittura quattordici metri riuscendo nell’impresa in soli dieci mesi.
Nel 1956 la “Vergine delle vette” iniziò il suo viaggio da Borgo Valsugana, fece una sosta a Pergine Valsugana e raggiunse Rovereto, dove era attesa per la Fiera dell'Artigianato rimanendovi 15 giorni per raggiungere poi il 2 settembre Casatenovo (Lecco), ove restò in attesa della collocazione definitiva.
Il 7 agosto 1956, dopo varie trattative con don Luigi Re, il Ministero della Difesa fece partire alla volta di Campodolcino una compagnia di Genieri Alpini. Dopo un´accurata ispezione il Pizzo Stella fu scartato in quanto la vetta non era adatta a ospitare la statua e si ripiegò...
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