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Pergine. Presentato il libro "Insegne del potere e simbologia perginesi"





di GIUSEPPE FACCHINI

Non poteva esserci un'accoglienza migliore per la presentazione del libro “Insegne del potere e simbologia perginesi: Il sistema dei segni e la sostanza dell’effimero” scritto da Renzo Giovannini e pubblicato da Publistampa di Pergine.


La Sala Carlo Jellici dentro la Cassa Rurale Alta Valsugana non ha potuto contenere il grande pubblico che ha mostrato grande interesse per un lavoro di ricerca storica davvero unico che aiuta a decifrare l’antico splendore delle insegne araldiche, finalizzato a catalogare, classificare e assegnare una paternità agli studi araldici, un vero e proprio percorso che descrivendo la nascita degli stemmi, la loro collocazione nell’edificio, il potere della casata, rappresenta anche l’effimero del potere stesso. Il libro di Giovannini oltre a fornire informazioni preziose e uniche degli stemmi di Pergine, stimola i lettori e i cittadini di Pergine a voler scoprire e indagare la propria storia e la propria identità. In copertina del




libro “Il guerriero stanco” un olio su tavola realizzato da Michelangelo Perghem Gelmi.

Sono intervenuti Morgan Betti, assessore alla cultura del Comune di Pergine, Mauro Stenico, assessore alla cultura della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, Franco Senesi, Presidente della Cassa Rurale Alta Valsugana, Roberto Oss Emer sindaco di Pergine, Andrea Fontanari, Presidente della Comunità, Flavio Pallaoro Presidente di Pergine Spettacolo Aperto, l’architetto Michelangelo Lupo, Ugo Baldessari nella veste di moderatore.

Il volume si struttura in 12 capitoli ricchi di informazioni sulla nascita e lo sviluppo di Pergine e dei suoi abitanti più illustri, ripercorrendola attraverso 132 schede riccamente documentate con 16 ritratti dei titolari dello stemma, 10 quadri d’autore, 32 fotografie storiche di raffronto, 9 mappe storiche, 12 disegni progettuali d’archivio, 100 disegni di stemmi araldici provenienti dagli archivi, 265 fotografie degli stemmi esistenti e 27 sigilli in ceralacca. E ancora: le tavole grafiche riportanti la collocazione degli stemmi sul territorio, un breve dizionario sull’araldica con disegni di dettaglio, note esplicative a margine, riferimenti bibliografici e sitografici.

Mauro Stenico si è soffermato sulle virtù del libro che proprio a partire dai particolari presenta le storie di chiese, casate, imperi, famiglie, istituzioni e personaggi. Morgan Betti ha sottolineato di come sia descritti e raccontati pezzi di storia civile, dimenticati o sconosciuti anche grazie alla disponibilità dei cittadini che hanno aperto le porte delle loro case e dei loro archivi privati. Franco Senesi ha ringraziato l’autore del grande lavoro a servizio della comunità e il sostegno convinto della Cassa Rurale.

Di grande prestigio la presenza dell’arch. Michelangelo Lupo che ha curato la prefazione del libro e seguito costantemente i lavori di stesura insieme all’autore.

Per Publistampa che ha curato ed editato il libro, l’onore di una bella collaborazione in un progetto editoriale partecipato con l’autore, un libro caricato di amicizia, rispetto, valori, personalità.

Renzo Giovannini, architetto, giustamente emozionato per il calore riversato verso la sua opera ha ricordato i vari passaggi nella stesura, il grande lavoro fatto di ricerca appassionata che è partito all’indomani del docufilm realizzato da Pino Putignani un paio d’anni fa.


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