top of page

Pergine. L'artista. Thomas Gretter e l'arte pirografica





di LINO BEBER


Thomas Gretter, di Canale di Pergine, è un artigiano che nel poco tempo libero si dedica a un particolare settore artistico realizzando autentiche opere d’arte impiegando il pirografo, strumento che utilizza il vigore del fuoco guidato dalle abili mani e dall’arte con risultati sorprendenti di figure di persone e animali. Oltre ai lavori con il pirografo le sue abili mani realizzano disegni a matita di ambienti naturali che rivelano la sua innata dose pittorica.

La pirografia – da "pur" (fuoco) + "grafia" (scrivere) – è una tecnica d’incisione che consiste nello scrivere o disegnare con una punta metallica incandescente soprattutto sul legno e cuoio.

Per realizzare le sue opere Thomas usa vari tipi di legno, in particolare legno di cirmolo, ma anche pino, tiglio, betulla e frassino.

Nei racconti della mitologia greca due divinità sono legati al fuoco: Efesto (Vulcano per i Latini), figlio di Zeus e di Era, è il dio del fuoco e della lavorazione dei metalli che realizzava nella sua fucina collocata sotto l’Etna dove fabbricava corazze, armature e gioielli per gli eroi dell’Iliade. Il secondo è Prometeo (“colui che riflette prima”), figlio del titano Giapeto e di Climene, incaricato da Zeus di creare modellandolo con il fango l’uomo, al quale poi donò il fuoco e i rimedi per guarire dalle malattie. Per aver osato rubare il fuoco Zeus lo fece incatenare nella zona più alta e più esposta alle intemperie del Caucaso e gli fu conficcata una colonna nel corpo; un’aquila gli squarciava il petto dilaniandogli il fegato, che ricresceva durante la notte. Come narrato da Eschilo nella tragedia perduta “Eschilo liberato” dopo 3.000 anni Eracle (Ercole per i Latini) passò nella regione caucasica, trafisse con una freccia l’aquila e liberò Prometeo spezzando le catene. Da sempre il fuoco ha attinenza con il sacro e in molte religioni antiche conservare acceso un fuoco sacro all’interno dei templi era un compito della massima importanza affidato a caste sacerdotali e alle Vestali.

Tra le opere realizzate da Thomas, oltre alle figure di animali, mi ha colpito in modo particolare un ritratto di Mauro Corona, noto scrittore alpinista scultore e personaggio televisivo, che tra l’altro è nato nel 1950 nel nostro Trentino in località “Riposo” (territorio del comune perginese) anche se la sua nascita fu registrata a Baselga di Piné. La mamma era venditrice ambulante che il giorno in sui nacque Mauro ebbe le doglie proprio al “Riposo”.


Mauro Corona

149 visualizzazioni0 commenti
bottom of page