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Per Levico, Caldonazzo, Calceranica e Tenna l'atteso Ok alle aperture domenicali e nei festivi



Approvata oggi dalla Giunta provinciale la delibera che individua i comuni trentini ad elevata intensità turistica, nei quali è ammessa l’apertura degli esercizi commerciali anche nelle giornate domenicali e festive.



«Abbiamo raggiunto un ragionevole compromesso fra la necessità di consentire l’apertura degli esercizi commerciali anche alla domenica e nelle festività e quella di tutelare il diritto al riposo e alla vita familiare di chi lavora in questo settore. L’indicatore che ha consentito di individuare i ‘comuni ad alta intensità turistica’, in cui si potranno continuare a tenere aperte le attività commerciali la domenica e nei festivi, deriva da un calcolo che tiene conto delle presenze giornaliere di turisti in rapporto ai residenti di ciascun comune. Per gli altri, lo ricordo, esiste la possibilità di derogare dall’obbligo della chiusura domenicale e festiva per un massimo di 18 giornate annue, in occasione di grandi eventi e manifestazioni che richiamano un notevole flusso di persone»: sintetizza così l’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, l’attesa decisione assunta oggi dalla Giunta provinciale in seguito all’approvazione del disegno di legge sulla disciplina delle aperture nei giorni domenicali e festivi. I Comuni classificati “ad elevata intensità turistica”, che potranno quindi derogare dalla chiusura obbligatoria, sono in totale 81, a cui se ne aggiungono altri 4 classificati “ad attrattività commerciale/turistica”.

Via libera quindi alla delibera che individua i comuni ad elevata intensità turistica, nei quali è ammessa l’apertura degli esercizi commerciali anche nelle giornate domenicali e festive.

Per tutti gli altri, si stabilisce comunque che in occasione di grandi eventi o manifestazioni che richiamano un notevole afflusso di persone i comuni possono derogare dall’obbligo di chiusura domenicale e festiva per un massimo di 18 giornate annue. I comuni acquisiscono il parere delle associazioni dei consumatori riconosciute a livello locale, delle associazioni datoriali del commercio e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale in ordine alla programmazione delle deroghe.

La legge prevede una serie di deroghe per quanto riguarda la sua applicazione ed individua alcune tipologie di esercizi commerciali o di attività che sono esonerate dall’osservare le chiusure domenicali e festive a prescindere dal fatto che i relativi esercizi commerciali siano insediati in comuni individuati ad alta vocazione turistica o meno; i singoli esercenti di queste particolari attività di vendita, potranno quindi decidere autonomamente se tenere aperti i propri esercizi o meno anche durante le domeniche e festività. Si va dalle farmacie, alle rivendite di generi di monopolio o di riviste e giornali, ai produttori agricoli che vendono i prodotti ottenuti dalla coltivazione delle proprie aziende agricole, agli artigiani e industriali che vendono nei locali di produzione o ad essi adiacenti i beni di propria produzione, agli impianti di distribuzione di carburante oppure a particolari esercizi che, per la loro ubicazione, richiedono una costante apertura quali ad esempio gli esercizi di vendita interni ai campeggi, ai villaggi e complessi turistici e alberghieri ed a quelli situati nelle aree di servizio lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie, di autolinee ed aeroportuali. L’articolo 1, comma 5 della legge, con un rinvio diretto alla legge provinciale sul commercio del 2010, contempla inoltre alcune tipologie commerciali che, anch’esse, hanno la facoltà di rimanere aperte anche nelle giornate di domenica e festività, Si tratta di esercizi commerciali che vanno dalle gelaterie, rosticcerie, vendite di pane e latte, di generi di gastronomia di produzione locale ai di negozi specializzati nella vendita di mobili, fiori e piante, autoveicoli ed altri specifici esercizi che sono puntualmente elencati nell’articolo 27, comma 2 della legge provinciale 30 luglio 2010, n. 17 e che, anche storicamente, hanno sempre beneficiato della deroga per le aperture nelle giornate di domenica e festività. Come è evidente si tratta di esercizi commerciali che vendono merci ben individuate con alcune che, da sempre, si prestano particolarmente ad acquisti molto mirati e specifici da parte dell’intero nucleo famigliare che ha a propria disposizione la domenica libera (si pensi ai mobili o agli autoveicoli) oppure di altri prodotti che in ogni caso possono risultare di uso quotidiano (si pensi alle rosticcerie, gelaterie, vendite di pane e latte, gastronomia di produzione locale ecc).




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