LAMON – Grande soddisfazione per la Cassa Rurale Valsugana e Tesino che lunedì 22 giugno ha aperto ufficialmente la nuova sede della filiale di Lamon, situata al civico 14 di via Resenterra, non distante dalla precedente ubicazione e inserita in un contesto di elevato valore storico. La nuova sede, infatti, oltre a spazi più fruibili e funzionali sia per il personale che – soprattutto – per gli utenti, incarna anche alla lettera lo spirito della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, da sempre volta a calarsi appieno non solo nel contesto economico, ma anche socioculturale, delle comunità in cui opera.
Non è affatto un caso, dunque, che la nuova sede sia stata ricavata al piano terra di un edificio storico del paese – Casa Facen – che ora, grazie a una perfetta sinergia tra pubblico e privato, ovvero tra Cassa Rurale Valsugana e Tesino e Comune di Lamon, è tornato a vivere, ospitando non solo i locali della Cassa Rurale, ma anche un Centro culturale – Museo Civico Archeologico che il Comune di Lamon ha intenzione di collocare al primo e secondo piano dello stabile, dove saranno allestite della sale per esporre al pubblico il significativo materiale archeologico rinvenuto nella vicina necropoli romana di San Donato, nonché altre testimonianze medievali inerenti al territorio.
L’edificio, peraltro, rappresenta anche l’emblema di un illustre cittadino di Lamon, Jacopo Facen, che vide la luce proprio in questa casa nel 1803 e divenne poi famoso, oltre i confini locali, non solo per la propria attività di medico, ma anche per i numerosi interessi culturali che contraddistinsero la sua vita molto attiva e aperta al mondo, pur non spostandosi mai da Lamon.
Infatti, dopo essersi laureato in medicina a Padova, nel 1834 Jacopo Facen divenne medico condotto di Arsié dove avrebbe sposato, l’anno successivo, Clementina Maddalozzo dalla quale avrebbe avuto ben 12 figli, la metà dei quali – purtroppo – sarebbe morta prima del padre. D’altronde non erano tempi facili, tanto che il giovane medico si trovò subito a fronteggiare, nel 1836, una grave epidemia di colera giunta nel feltrino da Venezia. Nel 1837 fu nominato medico condotto a Lamon, incarico che svolse ininterrottamente fino al 12 ottobre 1880 quando, fiaccato dall’età, si dimise dopo aver combattuto per 43 anni contro varie malattie che spesso non lasciavano scampo ai suoi concittadini, fra cui la pellagra, il vaiolo e una seconda ondata di colera.
La sua professione, tuttavia, non gli impedì di coltivare molte passioni culturali di cui sono testimonianza gli scambi epistolari con noti letterati dell’epoca, come ad esempio Alessandro Manzoni e Niccolò Tommaseo, ma soprattutto le oltre 450 pubblicazioni apparse su vari periodici e giornali, dedicate non solo a tematiche medico-scientifiche, ma anche ad argomenti di carattere poetico-letterario, storico-archeologico, socioeconomico e religioso.
Convinto assertore dell’Unità d’Italia, Facen fu pure autore di un Inno alla Nazione, iniziativa che gli valse, per un certo periodo, l’attenzione della polizia austriaca. Ma la sua fama di medico e scienziato fu sempre al di sopra di qualsiasi sospetto, tanto che ottenne incarichi e riconoscimenti sia dalle autorità austriache sia, dopo l’annessione del Veneto all’Italia nel 1866, da quelle italiane. Facen, infatti, fu prima medico distrettuale e direttore di vaccinazione nel mandamento di Fonzaso, poi direttore scolastico distrettuale, presidente del consorzio agrario distrettuale, ispettore agli scavi e ai monumenti di Fonzaso, membro della commissione provinciale contro la filossera delle viti; negli ultimi anni della sua vita, inoltre, appoggiò la nascita della società operaia d'ispirazione cattolica che avrebbe poi preso il nome di "Società Operaia Cav. Jacopo Dott. Facen".
Insomma, la nuova sede della Cassa Rurale Valsugana e Tesino a Lamon rappresenta un prezioso scrigno di storia e cultura nel quale l’istituto di credito valsuganotto potrà ulteriormente migliorare e rafforzare la propria presenza nell’area veneta, dove peraltro già opera da tempo, e con soddisfazione, su due province – Belluno e Vicenza – annoverando complessivamente 5 filiali (Arsié, Lamon, Fonzaso, Enego e Val Brenta) e due sportelli Atm (Cismon del Grappa e San Nazario), offrendo consulenza e servizi a circa 9 mila clienti e a 1625 soci veneti, per un totale, tra area veneta e trentina, di 8.766 soci e 30.674 clienti. Inoltre, in provincia di Vicenza, è di prossima apertura una nuova filiale a Pove del Grappa, alle porte di Bassano, che costituirà un ulteriore passo in una strategia di allargamento territoriale, però tenendo sempre ben saldi i propri princìpi e le proprie radici.