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Immagine del redattoreil Cinque

Lunedì 3 agosto ci sono i "Migrantes" a Faver



Dal 29 luglio al 20 agosto ad Altavalle la IV edizione della piccola rassegna del ri-esistere. Tredici appuntamenti tra cui due spettacoli per bambini, un laboratorio di costruzione di burattini e marionette, due spettacoli itineranti lungo il Sentiero dei vecchi mestieri e una mostra. E poi il teatro, tanto teatro.

Lunedì 3 agosto, alle ore 21.00, nella Piazza della chiesa a Faver (Altavalle) il Gruppo Teatro Angrogna presenta lo spettacolo "Migrantes"

Dall’Unità d’Italia in poi, non meno di 30 milioni di italiani hanno abbandonato definitivamente il nostro paese. Un fenomeno che per vastità, costanza e caratteristiche non trova riscontro nella storia moderna di nessun altro popolo europeo. Un fenomeno, causato dall’incremento demografico e dalla miseria economica, che ha colpito in particolare tutte le aree agricole italiane. Valli valdesi del Piemonte comprese, quando, a partire dal 1848 con l’apertura dell’antico ghetto tra i monti dove per secoli erano stati rinchiusi i valdesi, si assisterà a una emigrazione di rilevanti proporzioni. La prima ondata si dirigerà soprattutto nella vicina Francia, ma anche in quella parte di Svizzera che 160 anni prima aveva accolto uomini e donne, vecchi e bambini scampati al massacro e poi alle prigioni del Duca di Savoia. Ma poi, così come nel resto d’Italia, molto più rilevante e caratteristica sarà l’emigrazione oltre Oceano, che nel giro di quarant’anni porterà quasi un terzo della popolazione delle Valli in Uruguay e in Argentina. Qui inizia la nostra storia, basata anche questa volta su documenti, canti e testimonianze di un tempo, per poi arrivare via via ai giorni nostri, quando sono altri popoli di diseredati a dover scappare dalla fame, dalla guerra e dalla dittatura, cercando di raggiungere, chi a piedi, chi su pericolanti barconi, questa Europa cristiana, sempre più immersa nella xenofobia, che non li vuole e li ricaccia.


Prenotazione obbligatoria al 333.3663897 In caso di pioggia presso il Teatro Le Fontanelle di Grumes

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese


La quarta edizione di Contavalle che si svolge nelle frazioni del comune di Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda) si pone, quest’anno, con un manifesto di speranza chiaro ed esplicito: quello di una Rassegna che non si rassegna. Così racconta il direttore artistico Tommaso Pasquini: “Se la ri-esistenza di Contavalle, quella che ha definito ruolo e obiettivi di un intero progetto fin dai suoi primordi è quella dei piccoli paesi, della loro vita sociale, dei nuovi stili di vita, del protagonismo delle “periferie” e del ruolo della cultura come ponte di progettualità territoriale, la ri-esistenza di questa quarta edizione, oltre che connettersi alla voglia di ripresa ed evasione che ci accomuna tutti dopo mesi di confinamento, è soprattutto una r-esistenza”.

Contavalle r-esiste rispetto a una situazione critica, anche e in particolare modo per il settore culturale messo in ginocchio dall'interruzione delle proprie attività (i teatri sono stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire) e fortemente limitato nelle sue possibilità di progettazione (rassegne e festival hanno bisogno di essere concepiti e organizzati mesi prima del loro svolgimento).

Contavalle r-esiste di fronte allo scoraggiamento dovuto alle difficoltà e alle complessità di ordine tecnico-burocratico e regolamentare che si sono moltiplicate in corrispondenza degli inevitabili provvedimenti legati al contenimento del contagio.

Contavalle r-esiste come risposta attiva al sentimento di rassegnazione con cui abbiamo dovuto familiarizzare a lungo, ostaggi di inevitabili confinamenti e limitazioni, affinché non diventi scontato adattamento e abitudine ordinaria.

Per questo, per l’associazione Puntodoc che promuove e organizza Contavalle grazie al sostegno della Fondazione Caritro, del Comune di Altavalle e di numerose altre realtà del territorio e all’instancabile lavoro dei volontari; esserci nell’estate 2020 è la risposta più importante.





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