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L'Università di Trento seconda in Italia, dopo Padova, per autorevolezza dei docenti



Per le loro pubblicazioni si collocano nel due per cento degli studiosi e delle studiose più autorevoli nella comunità scientifica internazionale. Dalle neuroscienze alla sociologia, dalla fisica alla matematica e all’ingegneria. Lo rivela la banca dati “World Ranking of Scientist”, creata dalla Stanford University

Tempo di nuovi riconoscimenti per l’Università di Trento e la sua reputazione internazionale. E di ulteriori conferme per l’alta qualità della ricerca scientifica di studiosi e studiose delle varie discipline.

In queste settimane si è diffusa la notizia di una folta rappresentanza di docenti dell’Università di Trento nel due per cento degli studiosi e delle studiose che si distinguono a livello mondiale per autorevolezza scientifica sulla base del numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari. In totale, l’Ateneo di Trento è presente con 64 tra professori, professoresse, ricercatori e ricercatrici. Seconda università italiana (dopo Padova) nel rapporto tra docenti totali e autorevoli. È quanto emerge da un’analisi bibliometrica basata su dati Scopus, piattaforma di riferimento per le pubblicazioni scientifiche. La ricerca, condotta da John P. A. Ioannidis della Stanford University con Kevin W. Boyack e Jeroen Baas, è uscita nei giorni scorsi sulla rivista Plos Biology.

«Consideriamo questo risultato un’ulteriore conferma della qualità scientifica dei nostri studiosi e delle nostre studiose che con il loro lavoro contribuiscono allo sviluppo delle conoscenze nelle loro discipline. E danno prestigio all’Università di Trento e al Trentino nel mondo. Anche se questo, come ogni ranking, può essere criticato per i parametri e certamente non riesce a valutare in modo equo il lavoro in aree disciplinari diverse facendo torto a molti meriti, lo accolgo come un nuovo riconoscimento per l’Ateneo e la sua reputazione internazionale» commenta Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento.

Il “World Ranking of Scientist” è una banca dati creata dalla Stanford University per provare a superare alcuni limiti dei ranking esistenti con una strategia diversa di calcolo. Per costruire uno strumento più affidabile, ad esempio, il database è stato elaborato sulla base di ben sei indici bibliografici standardizzati e con l’analisi di 22 settori disciplinari nel periodo 1996/2017. Il risultato è una fotografia di quasi 160 mila scienziati e scienziate più influenti al mondo, che rappresentano il due per cento di una platea totale di circa 6 milioni e 800 persone.

Tra ricercatori e ricercatrici citati/e, in servizio all’Ateneo di Trento, si trovano: Giorgio Vallortigara, Lorenzo Bruzzone, Davide Geneletti, Michael Dumbser, Nicola Pugno, Farid Melgani, Mario Diani, Vincenzo Casulli, Lorenzo Pavesi, Fulvio Mattivi, Stefano Giorgini, Davide Bigoni, Oreste Salvatore Bursi, Luca Zaccarian, Davide Brunelli, Dario Petri, Alessandro Pegoretti, Luca Lutterotti, Andrea Massa, Gian Pietro Picco, Alessandro Gajo, Gian Domenico Sorarù, Nicu Sebe, Roberto Battiti, Paolo Scardi, Gabriele Miceli, Giacomo Oliveri, David Melcher, Alessandro Moschitti, Manuela Piazza, Paolo Rocca, Nicola Segata, Massimo Donelli, Giovanni Straffelini, Fabio Casati, Luca Fiori, Fabio Massacci, Antonio Miotello, Guido Grandi, Matteo Leoni, Fausto Giunchiglia, Vincenzo Maria Sglavo, Alberto Montresor, Paolo Giorgini, Stefano Gialanella, Renzo Campostrini e Carlo Miniussi.



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