Massimo Bernardoni è il primo presidente dell’organo territoriale di governo del Comitato Italiano Paralimpico. In Giunta anche Melania Corradini, Giancarlo Gozzer, Giorgio Guarniero, Matteo Lazzizzera, Elisabetta Nicolussi e Paolo Pettinella
È un momento storico per il movimento sportivo trentino. Il 20 marzo, in sala Rusconi presso la Casa dello Sport del CONI Trento in località SanbaPolis, si sono svolte le prime elezioni del Comitato che per il quadriennio 2021-2021 rappresenterà in Trentino il Comitato Italiano Paralimpico (CIP). Una “prima” che arriva dieci anni dopo l’insediamento del delegato provinciale e che testimonia la crescita costante delle attività sportive dedicate ai disabili. Il Consiglio Provinciale del CIP ha conferito l’incarico di presidente – con 23 voti su 23 presenti aventi diritto – a Massimo Bernardoni, delegato uscente. Eletti in Giunta la sciatrice Melania Corradini, già portabandiera alle Paralimpiadi di Torino 2006, con Giancarlo Gozzer, Giorgio Guarniero, Matteo Lazzizzera, Elisabetta Nicolussi e Paolo Pettinella chiamati a rappresentare rispettivamente atleti, Discipline Sportive Associate, Federazioni Sportive Nazionali, tecnici e Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (FISDIR). In Giunta anche la presidente del CONI Trento Paola Mora in qualità di membro senza diritto di voto. A completare la squadra Roberto Oberburger e Maurizio Cagol eletti in Consiglio Regionale.
«Il Trentino dopo un lungo periodo in regime di delega è finalmente riuscito a dotarsi di un proprio Comitato che sarà organo di collegamento e confronto in sede nazionale – ha commentato a caldo Massimo Bernardoni. – La Giunta composta da profili con esperienze diverse ben rappresenta tutte le dimensioni del mondo paralimpico chiamate a dialogare sul territorio con diverse istituzioni alcune delle quali sono diventate per noi preziose “compagne di viaggio”: scuola, Federazioni Sportive, Provincia autonoma di Trento, Comuni, INAIL, strutture riabilitative e non da ultimo il CONI Trento. L’obiettivo principale sarà quello di rendere ancora più solida la collaborazione con questi Enti avviando allo stesso tempo nuove collaborazioni in grado di far conoscere al pubblico le molteplici discipline paralimpiche. Viviamo, inoltre, in un territorio a forte vocazione sportiva che è parte dello stile di vita delle persone con disabilità. Lo stop imposto dalla pandemia ha aumentato anche in questa fascia di popolazione il desiderio di praticare attività sportiva che diventerà ancor di più motivo e mezzo di socializzazione, riabilitazione e conoscenza. Risulterà quindi fondamentale non farsi trovare impreparati di fronte a queste nuove sfide».