Le istituzioni trentine fanno fronte comune nelle azioni di contrasto al ritorno della pandemia Covid...
Tre le priorità individuate: scambio di informazioni, non solo di carattere sanitario riferite ad eventuali nuovi casi, ma sopratutto per condividere criteri di azione (vedi il caso di Cembra); linea diretta tra amministratori e la task force provinciale che da marzo sta gestendo l’emergenza Covid in Trentino; estensione sul territorio dei tamponi antigienici rapidi così da tracciare i pazienti sintomatici.
Condivisi sono anche gli obiettivi: preservare il funzionamento della scuole e garantire le condizioni a tutela del lavoro e delle attività produttive.
Questo, in sintesi, il vertice che si è tenuto stamani presso la sede del Consorzio dei Comuni di Trento e a cui hanno preso parte, oltre presidente dei Comuni trentini, Paride Gianmoena; il commissario del Governo, Sandro Lombardi; il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti; l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana; il sindaco di Trento, Franco Ianeselli; i dirigenti provinciali Raffaele De Col (Protezione Civile) e Giancarlo Ruscitti (Dipartimento salute e politiche sociali); e il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria, Antonio Ferro.
In apertura di conferenza, il commissario del Governo, Antonio Lombardi, ha sottolineato l’importanza di condividere strategie e informazioni sulla scorta dell’esperienza maturata fino ad oggi (“Cembra è l’ennesima conferma della bontà di un’azione coordinata e condivisa”) e, soprattutto, per gestire al meglio il ritorno della pandemia: «Le forze dell’ordine sono impegnate nell’attività di monitoraggio del territorio e del rispetto delle nuove direttive. La sanzione è l’ultima opzione perché crediamo sia primario lavorare su evidenze culturali e il senso di responsabilità delle persone».
Dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, è arrivata la conferma del ruolo centrale dei Comuni: «Voi sindaci – ha esordito Fugatti agli oltre 100 amministratori collegati via streaming con la sede del Consorzio Comuni – siete la prima linea di un’azione comune perché ai voi i cittadini si rivolgono per avere informazioni e conferme. Provincia ed amministrazioni locali continueranno a lavorare in stretta sinergia. Cercheremo di prendere decisioni condivise con gli eventuali territori interessati, come abbiamo fatto nel caso della val di Cembra».
E proprio gli interventi presi a Cembra, secondo Fugatti, concorreranno a determinare una sorta di protocollo di azione sul territorio. «Abbiamo due obiettivi – ha continuato su questo tema – ovvero garantire continuità alla scuola e al lavoro. Crediamo sia la strada maestra, contando sull’eccellenza della nostra sanità che, ad oggi, ci permette di non avere persone ricoverate in terapia intensiva e di occupare le posizioni più basse, ovvero quelle migliori, nelle diverse classifiche del contagio».
Il merito – sempre a detta del governatore – va al lavoro svolto da Azienda sanitaria e dalla Fondazione Mach nell’azione di tracciamento delle persone sintomatiche e asintomatiche, a partire dall’estensione sul territorio, attraverso le farmacie ma anche i medici di base, dei tamponi antigienici rapidi.
L’assessore provinciale alla sanità, Stefania Segnana, ha ripreso i concetti espressi dal presidente, confermando la disponibilità delle strutture provinciali ad offrire informazioni e collaborazione.
Sulle imminenti nuove decisioni del Governo in materia di restrizioni, il governatore Fugatti e l’assessore Segnana hanno aggiunto: «Ad oggi non siamo informati sull’orientamento dell’esecutivo nazionale ma appena avremo delle comunicazione sarà nostra impegno condividerle con voi e individuare la migliore applicazione».
Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria trentina, ha rassicurato i sindaci circa la bontà delle azioni condotte in Trentino a contrasto della diffusione della pandemia: «L’alto numero di tamponi, di gran lunga superiore alla media nazionale e delle altre Regioni, ci permette di mettere in evidenza una grande quantità soggetti asintomatici che non sviluppano malattia ma sono pericolosi per la diffusione del virus». L’esperto dell’azienda sanitaria ha poi rimarcato l’importanza di rispettare le linee guida di prevenzione (mascherine, distanziamento e lavaggio frequente delle mani) e di massima attenzione per i contagi in famiglia («Stiamo preparando le linee guida su questo che, con tutta probabilità, è l’aspetto più critico»).
Sul futuro, il dottor Ferro è chiaro: «Oggi abbiamo molta più conoscenza del virus e sappiamo come affrontare l’emergenza che, secondo i dati in nostro possesso, sta crescendo. Tutto ciò sarà ancora più efficace anche grazie al vostro supporto».