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Il Presidente Paccher accoglie in Consiglio Luigi Di Ruscio, Vicario del Questore di Trento



TRENTOAccompagnato dal Questore, Claudio Cracovia, il nuovo Vicario, Luigi Di Ruscio, è stato accolto stamani in Consiglio regionale dal Presidente Roberto Paccher e dal Segretario Questore, Alessandro Savoi.



Sicurezza e collaborazione istituzionale i temi al centro del colloquio tra il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, il questore Claudio Cracovia, il Segretario Questore del Consiglio, Alessandro Savoi,  e Luigi Di Ruscio, Vicario del Questore di Trento in carica dal 3 giugno.

Si tratta della prima visita istituzionale per il Primo Dirigente della Polizia di Stato, arrivato in Trentino-Alto Adige dopo l’esperienza a Gorizia.

«Abbiamo trovato molti punti di contatto tra la realtà friulana da cui proviene – spiega Roberto Pacchere il nostro territorio. Anche Gorizia è una città di confine, dove convivono pacificamente gruppi linguistici diversi e dove il  dialogo tra le forze dell’ordine e le Istituzioni rappresenta un baluardo della sicurezza e della solidità del tessuto sociale.  A Di Ruscio, oltre al benvenuto nella nostra realtà, ho augurato di poter svolgere al meglio la propria attività, certo che la sua esperienza sarà un arricchimento importante per la nostra comunità».

Nato a Bari il 15 novembre 1963 entra nella Polizia di Stato quale agente ausiliario il 13 gennaio 1983; Laureato in Giurisprudenza  presso l’Università “la Sapienza” in Roma con 110 e lode, nel 1992, è nominato  Vice Commissario e assegnato alla Questura di Trieste. Nel corso degli anni, in questa sede, ha ricoperto vari incarichi direttivi, tra i quali dirigente dei Commissariati Sezionali Palazzo di Giustizia e Opicina, dirigente dell’U.P.G.S.P., Funzionario addetto alla Squadra Mobile, dirigente della Sezione Criminalità Organizzata. Negli anni di appartenenza alla Squadra Mobile, il Funzionario si è distinto in diverse occasioni per le sue peculiari abilità investigative, trovando plauso in 20 riconoscimenti tra lodi, encomi ed encomi solenni, conferitigli dal Capo della Polizia. Ha partecipato e/o diretto delicatissime indagini quali il “sequestro Soffiantini” e “la strage di Natale di Udine del 1998” in cui morirono tre agenti della Polizia di Stato, contribuendo ad assicurare, in entrambi i casi, gli autori alla Giustizia.  Dal 18 luglio 2009 ha ricoperto l’incarico di Dirigente della Divisione di Gabinetto della Questura di Trieste e Capo dell’organo esecutivo di Sicurezza.  Il 1° gennaio 2011 è stato promosso Primo Dirigente e gli è stata assegnata la dirigenza della Divisione P.A.S.I. della Questura di Gorizia e la sovrintendenza  del servizi vigilanza/op presso Il C.I.E. di Gradisca d’Isonzo.  Nel 2015 gli è stato assegnato l’incarico di Vicario del Questore di Gorizia, nonché nel 2016 la sovrintendenza della Divisione Antricimine.  Luigi Di Ruscio ha ricevuto dal Ministero dell’Interno la Medaglia d’oro al Merito di Servizio e la Medaglia d’oro per anzianità di Servizio.  Il 2 luglio 2009 il Presidente della Repubblica ha conferito al Funzionario l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica e nel giugno 2020 gli è stata conferita quella di Ufficiale della Repubblica. Il Funzionario svolge dal 1993 ad oggi, attività didattica quale docente di materie giuridiche in occasione dei vari corsi di formazione; ha fatto parte delle fiamme oro Judo dell'Istituto Superiore di Polizia.  Dall’aprile del 2012  al 2018 è stato membro effettivo della commissione per i richiedenti asilo di Gorizia.



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