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Immagine del redattoreil Cinque

Il 3 gennaio su Rai1 Chiara Lubich, il Tv movie girato fra Trento, Pergine e il Primiero


Chiara Lubich è il Tv movie di Giacomo Campiotti, con Cristiana Capotondi, ispirato alla fondatrice del Movimento dei Focolari nell’anno del Centenario della nascita (Trento 1920 - Rocca di Papa 2008). Si tratta di una coproduzione Rai Fiction - Eliseo Multimedia prodotta da Luca Barbareschi che vede la collaborazione di Trentino Film Commission e il sostegno della Fondazione Museo storico del Trentino.


Il Tv Movie Chiara Lubich è stato girato per la maggior parte in Trentino, fra il capoluogo, Rovereto, Pergine Valsugana e il Primiero, oltre che a Roma e Viterbo.

Il film tv sarà in prima visione su Rai 1 domenica 3 gennaio 2021, in prima serata.

Oggi si è tenuta una conferenza stampa di presentazione on line, alla quale hanno partecipato il direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta, il produttore Luca Barbareschi, la protagonista Cristiana Capotondi, Aurora Ruffino (che interpreta Ines) e Roberto Citran (il padre di Ines), il regista Giacomo Campiotti e il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

«Si tratta di un progetto fortemente legato al territorio – sono state le parole del presidente Fugattiil Trentino si riconosce nella figura di Chiara Lubich, il 2020 è stato l'anno del suo centenario e l'abbiamo celebrata con alcune iniziative fra cui una mostra promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Chiara è nata a Trento, ma ha toccato diversi luoghi del Trentino, siamo orgogliosi di lei e contenti per questo progetto che abbiamo sostenuto tramite la nostra Film Commission e la Fondazione; si tratta di una grande lavoro per il territorio trentino che farà conoscere, grazie alla messa onda su Rai 1, la vera essenza di Chiara Lubich»


Sinossi Siamo a Trento, è il 1943. La città è oltraggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Chiara, giovane maestra di scuola elementare, deve interrompere la lezione per condurre i bambini in salvo in un rifugio antiaereo. Là, nel tempo sospeso del bombardamento, ritrova alcuni amici. Alla fine dell’allarme, Trento mostra le sue ferite tra le macerie. Chiara ritrova i genitori e le sorelle. Suo fratello Gino, medico dell’ospedale, è impegnato a curare i tanti feriti. Qui Chiara vede la tragedia con i suoi occhi. Tutto il suo mondo trema. Afflitta dalla devastazione e dal dolore che vede intorno a sé, Chiara cerca disperatamente di dare un senso a quanto sta accadendo. Chiara, alla ricerca disperata di un senso, vaga per la città distrutta e, davanti ad una statua della Madonna, si sente chiamata a consacrarsi a Dio, l’unico ideale che sembra non crollare. Chiara Lubich è la storia di una giovane donna e il suo sogno: realizzare la fratellanza universale. Al centro dei suoi dialoghi di pace spiccano la forza dell’amore e la solidarietà che può costruire ponti tra gli uomini di qualunque razza o fede religiosa. Il film è il ritratto di una donna libera, appassionata e coraggiosa.


Note di regia Quando mi è stato offerto questo film non sapevo nulla di Chiara Lubich. Stranamente però proprio qualche mese prima avevo conosciuto alcuni focolarini, in un incontro per me molto importante. Studiando insieme agli altri sceneggiatori la vita di Chiara e il suo pensiero, via via mi sono reso conto di quanto Chiara fosse un personaggio originale, unico, incredibilmente “avanti”. Quanto avesse ancora da dire, e quanto il suo essere leader carismatico donna rendesse ancora più significativo il raccontare la sua vita oggi…. Poi è arrivato il Covid… e ho pensato che la Luce di Chiara fosse proprio necessaria e che forse questo film arriverà nelle case nel momento giusto. Insieme alla troupe tecnica che ha dato al film molto di più che la pur grande professionalità, abbiamo realizzato le riprese principalmente a Trento e nei dintorni, dove abbiamo dovuto ricostruire con grande impegno produttivo gli scenari terribili della guerra e dei bombardamenti, perché è stato proprio nel momento in cui ‘tutto crolla’ che Chiara si rende conto che resta solo Dio.


Si ringraziano: la Provincia autonoma di Trento, l’Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Trento, il Comune di Rovereto, l’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, la Comunità del Primiero, il Comune di Pergine Valsugana, Trentino Sviluppo S.P.A.


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