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Gli Over Black: band valsuganotta giovanissima, ma con le idee chiare



Vivono fra Caldonazzo, Calceranica e Civezzano, frequentano scuole diverse, ma sono uniti dall’amicizia e dal grande amore per la musica. Sono gli Overblack, band valsuganotta giovanissima d’età, ma con un sound che affonda le radici negli anni ‘80. Abbiamo incontrato Cristian, Elisa, Federico, Gianluca e Margot per conoscere la loro storia, gusti musicali e sogni...


di JOHNNY GADLER


Ragazzi, perché Overblack?

«Bella domanda. Il nome non ha un significato preciso. Ha un bel sound, facile da ricordare».


Quando e com'è nata la band?

«Non c'è una data di nascita ufficiale della band, perché suoniamo insieme da sempre. Io – ci dice Gianluca – Cristian e Margot, eravamo in classe assieme alle elementari. In seconda media ho iniziato a suonare la chitarra, Cristian già suonava, così abbiamo deciso di fare qualche pezzo. Poi per un certo periodo ci siamo allontanati. Io avevo formato un altro gruppo con Federico, poi è arrivata Margot, Cristian è tornato, si è unita Elisa ed eccoci qua.»

Cosa suonate nei live?

«Brani pop e rock, partendo dagli anni ‘80 fino ai giorni nostri, molte canzoni dei Maneskin. Noi ascoltiamo tanti generi: reggae, blues, soul, metal, alternative, rap, musica elettronica, jazz… Prendiamo ciò che ci piace e ci riesce meglio.»

I vostri coetanei che dicono?

«Non ci hanno mai criticato per la musica che suoniamo. Poi, trattandosi di canzoni abbastanza famose vengono apprezzate anche da loro. Come si dice, la buona musica non conosce età. Crediamo che molto dipenda anche dai genitori. Noi abbiamo dei genitori che ascoltavano questo genere di musica e ci hanno trasmesso la loro passione. Molti ragazzi ascoltano solo rap o trap, generi che hanno cambiato il panorama e i gruppi stanno scomparendo».


Scrivete anche pezzi vostri?

«Stiamo sperimentando. Ognuno fa la sua parte e alla fine vedremo cosa ne uscirà».


Le vostre esperienze live?

«I nostri inizi sono state le feste private, poi sono arrivati bar e pub. Abbiamo suonato al centro commerciale di Borgo e per l’inaugurazione della piazza del comune ristrutturata. Abbiamo fatto serate alla cantina Cenci e al Ristorante Valcanover, alcuni concerti acustici, ma soprattutto abbiamo partecipato all’Alto Vicentino Talent Show».


Come è andata?

«Benissimo: siamo approdati alla fase finale. Peccato, però, che il Covid abbia bloccato tutto. Siamo in attesa di poter ritornare a suonare lì e portare avanti questa bella avventura. Nell'ultimo anno c’è sicuramente mancata la continuità delle prove. Abbiamo provato a suonare via skype, ma è piuttosto difficile coordinarsi perché il suono arriva in ritardo. Il web e i social sono serviti per tenerci aggiornati, condividere qualche pezzo, qualche arrangiamento, parlare di piani futuri».


A proposito... che vorreste fare da grandi, musica a parte?

Federico: «Frequento l’Istituto turistico e mi piacerebbe viaggiare, ma non so se andrò a studiare all’estero. In tal caso stare negli Overblack sarebbe difficile e la cosa mi dispiacerebbe molto. Per ora mi faccio la stagione sul lago di Caldonazzo dove i miei hanno un ristorante. L’ambiente di lavoro mi piace molto, poi si vedrà».

«Anch’io frequento l’istituto de' Carneri di Civezzano – gli fa eco Cristian – ma a differenza di Federico frequento la scuola di odontotecnica, ma non credo che questa sarà la mia strada.

Ora è proprio difficile avere delle idee sul proprio futuro. I miei genitori hanno un paio di negozi, potrei andare avanti con quelli visto che ho già un’attività avviata che è una gran fortuna per un ragazzo della mia età».

«Io – dice invece Gianluca – frequento il linguistico e credo di avere abbastanza sbocchi lavorativi con le lingue. Non so se farò l’università, ma nel caso mi appassiona la psicologia. «Anch'io – dice Margot – vorrei frequentare psicologia o criminologia. O qualcosa che abbia a che fare con i bambini...».


Margot ed Elisa, negli ultimi anni le donne si stanno facendo valere nella musica, soprattutto nelle band, dove assumono sempre più il ruolo di frontwoman. Che ne pensate?

«Ci fa molto piacere. Io – aggiunge Margot – sono cresciuta con una mamma che ha cantato in un gruppo, quindi ci tengo a portare avanti il ruolo di cantante negli Overblack.


Come ascoltate la musica?

«Alcuni di noi ancora con il giradischi. Abbiamo molti vinili dei nostri genitori, ma ne abbiamo comprati anche di nuovi; poi tanti Cd, la radio, soprattutto in macchina, e ovviamente spotify e youtube. La musica la ascoltiamo praticamente dappertutto: è la colonna sonora della nostra vita. Ecco perché stiamo scalpitando per poter tornare a suonare dal vivo, in quella che è la nostra dimensione naturale fin da quando eravamo piccoli, prima ancora che diventassimo gli Overblack.»




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