A margine della consueta riunione della task force coronavirus che ormai è diventata quotidiana, nel tardo pomeriggio di oggi il presidente della Provincia autonoma di Trento ha fatto il punto su alcune situazioni, soffermandosi in particolare sul mondo della scuola...
Per quanto riguarda i Comuni – è stato detto nel corso dell'incontro con la stampa – la situazione a Cembra si va normalizzando. Se questo trend si consoliderà, potrà essere posto fine al percorso particolare indicato con delibera della Provincia alcuni giorni fa. Al momento non si pensa di dover intervenire ulteriormente su singoli Comuni. Sul fronte delle scuole, la situazione generale è buona: attualmente le classi in quarantena sono 64, di cui 9 sono state poste in quarantena nella giornata di ieri, ma non sono emerse finora realtà particolarmente problematiche, rispetto alle altre. Il Trentino non procederà come indicato dal dpcm nel resto d’Italia, con inizio delle lezioni posticipato alle ore 9 e scaglionato.
L’orario delle lezioni, quindi, non subirà modifiche rispetto al regime attuale, e questo perché le oggettive difficoltà di garantire una duplicazione dei servizi alle periferie suggeriscono di privilegiare invece la via dell'"alleggerimento" dei mezzi, con l'obiettivo di ridurre il limite massimo di riempimento dal consentito attuale 80% al 70/65%, anche a bordo treno, in particolare sulla tratta ferroviaria Rovereto-Trento già da domani Si è registrato anche un calo di circa il 10% nell’utilizzo dei mezzi pubblici da parte degli studenti; questo allarga i margini di intervento e consentirà di proseguire nella riorganizzazione, al fine di risolvere entro i primi giorni della settimana prossima eventuali situazioni problematiche.
«L’impegno da parte nostra è massimo – ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – e va nella direzione di continuare ad assicurare ad alunni e studenti la frequenza delle scuole, garantendo quindi la continuità scolastica in classe. Molto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza, ma noi vogliamo provarci».
Il mobility manager Roberto Andreatta ha spiegato che la soluzione dell’ingresso posticipato alle ore 9, pensato soprattutto per le realtà metropolitane, per il Trentino non sarebbe adatta. Si punta invece ad eliminare i posti in piedi sui mezzi di trasporto, potenziando l’offerta e utilizzando anche mezzi privati. Questo dovrebbe eliminare gli assembramenti. Anche nel trasporto urbano si punta ad alleggerire ulteriormente la possibilità di assembramento, prevedendo in orario di punta la apertura anche della porta posteriore per facilitare la salita e la distribuzione negli spazi a bordo.
In merito alle farmacie, la Provincia ha stipulato un accordo per l’effettuazione del tampone antigenico. Vi è un problema connesso al reperimento degli infermieri, indispensabili per questa prassi. E’ stata chiesta a questo proposito una delega al Governo per poter continuare ad operare anche qualora queste difficoltà non fossero immediatamente risolte.
Il direttore dell'Apss Pier Paolo Benetollo ha ricordato il caso di un neonato contagiato nel corso di un festeggiamento familiare organizzato subito dopo la sua nascita. Immediatamente ricoverato, il bambino, che ha 13 giorni di vita, dopo alcuni giorni trascorsi in osservazione, è stato dimesso e ora sta bene.
Nuove corse di bus di rinforzo ai treni
Con decorrenza domani - 21 ottobre 2020 - al fine di ridurre il carico di taluni treni che (pur restando nel limite di occupazione dell'80% previsto dal dpcm nazionale) hanno un grado di riempimento vicino alla soglia, i seguenti treni saranno potenziati con corse bus di rinforzo nella tratta Trento-Rovereto e viceversa:
tratta Rovereto - Trento
treno 10914 in partenza da Rovereto alle 7.07 per Trento;
treno 5540 in partenza da Rovereto alle 7.19 per Trento
treno 2764 in partenza da Rovereto alle 7.32 per Trento
tratta Trento - Rovereto
treno 10923 in partenza da Trento alle 12.33
treno 2259 in partenza da Trento alle 13.10
treno 10929 in partenza da Trento alle 13.33
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