A Palazzo Ceschi di Borgo Valsugana la mostra fotografica "Lacrime di resina".
BORGO VALSUGANA – Una serie di scatti fotografici che racconta la desolazione e le emozioni struggenti della tempesta Vaia, abbattutasi in una vasta area del Trentino nella notte del 29 ottobre 2018. Giganti caduti come birilli, una violenza distruttiva inedita per intensità e portata che ha messo a dura prova un patrimonio naturalistico in un territorio di una bellezza unica. Le raffiche di scirocco più violente hanno interessato in particolare i settori orientali del Trentino, dove sono state abbattute vaste aree boscate e scoperchiate alcune abitazioni. In particolare in montagna sono state registrate raffiche di 120 km/h con la massima di 190 km/h al passo Manghen nella catena del Lagorai. I danni stimati sono in 19 mila ettari di superficie di boschi e 3 milioni e 300 mila metri cubi di alberi caduti al suolo o spezzati dalla furia del vento.
A Paneveggio in Val di Fiemme è stata colpita la fitta foresta di abeti rossi armonici, capaci di sprigionare note e musica, già usati da Antonio Stradivari (1644 - 1737) a Cremona per costruire strumenti a corde di straordinaria fattura come violini, viole, violoncelli, chitarre, arpe e contrabbassi. Il cambiamento climatico, ormai in atto, influenza in modo significativo la montagna. I cambiamenti visibili nelle Alpi sono, per elencare solo alcuni, il ritiro dei ghiacciai, l’innalzamento del limite delle nevicate, l’aumento degli eventi estremi e della vulnerabilità derivante dalle catastrofi, le minacce agli ecosistemi. Per fermare la tendenza distruttiva del clima è cruciale la responsabilità civica e tale impegno passa per una maggiore consapevolezza della delicata situazione climatica: non possiamo dimenticare la straziante notte delle “Lacrime di resina”.
Orari: da Lunedì a Giovedì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00
Venerdì dalle 8.30 alle 12.00
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