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Buoni di servizio per le attività estive dei figli ai genitori che lavorano



La Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, ieri ha approvato un altro importante strumento a supporto dei genitori che lavorano, si tratta dei Buoni di Servizio Fse per le attività estive, che consentiranno alle madri lavoratrici di ottenere servizi di cura e custodia per i propri figli durante il periodo estivo a partire dal 15 giugno 2020 e fino al 15 settembre.


«Si tratta – ha commentato l'assessore Spinellidi un intervento straordinario e limitato nel tempo, fino al rientro alla normalità e alla riapertura degli asili nido, delle scuole e degli altri servizi, che prevede la modifica sostanziale delle quote fino ad ora riconosciute innalzando i valori sia per i costi degli operatori sia del riconoscimento spese alla famiglia».

La misura è rivolta a tutte le lavoratrici oppure, nel caso di nuclei monoparentali, ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato (anche nelle forme “atipiche” previste ex lege) o che prestano attività professionale/imprenditoriale in forma autonoma, anche in modalità lavoro agile (smart working). Viene riconosciuto un buono pari al 90% o al 85% del costo massimo riconosciuto, in relazione all’età del minore (90% per i minori con età 3 mesi – 6 anni, 85% per età 6 – 14 anni).

La modifica approvata prevede anche la proroga al 15 giugno delle domande che scadevano il 31 maggio, restano invariate le altre scadenze.


Il dispositivo approvato dà continuità con il servizio di baby sitting recentemente licenziato dall'esecutivo e consente, a a partire dal 15 di giugno, l'attivazione dei servizi estivi per conciliare famiglia lavoro, dando la possibilità alle madri di tutti i comparti di poter affidare durante il lavoro i propri figli agli enti accreditati per un servizio di cura e custodia. Rispetto agli anni scorsi, che prevedeva 3 fasce di età – ovvero dai 3 mesi ai 3 anni; dai 3 ai 6 anni e dai 6 ai 14 anni, si prevedono gruppi molto ristretti di ragazzi per ogni educatore per ogni fascia:

  • per servizi conciliativi erogati per minori con età 3 mesi – 3 anni il rapporto massimo di minori per singola risorsa professionale è pari a 4;

  • per servizi conciliativi erogati per minori con età 3 anni – 6 anni il rapporto massimo di minori per singola risorsa professionale è pari a 6;

  • per servizi conciliativi erogati per minori con età 6 anni – 11 anni il rapporto massimo di minori per singola risorsa professionale è pari a 7;

  • per servizi conciliativi erogati per minori con età 6 anni – 14 anni il rapporto massimo di minori per singola risorsa professionale è pari a 10;

In presenza di portatori con handicap si prevede il rapporto i 1 educatore dedicato per 1 al massimo 2 portatori di handicap quale potenziamento dell'educatore di gruppo. Per garantire agli Enti erogatori un adeguato importo per coprire i costi verrà innalzata la quota Provincia e richiesta una compartecipazione alle famiglie differenziata a seconda della fascia. Il valore del Buono viene così fissato:

  • ad un massimo di 9,50 euro per ogni ora di servizio erogato a minori di età compresa tra 3 mesi - 3 anni; alla famiglia, su tale valore, è richiesta una compartecipazione del 10% il resto a carico della Provincia.

  • fino ad un massimo di 8,00 euro per ogni ora di servizio erogato a minori di età compresa tra 3 anni - 6 anni; alla famiglia, su tale valore, è richiesta una compartecipazione del 10% il resto a carico della Provincia.

  • fino ad un massimo di 7,00 euro per ogni ora di servizio erogato a minori di età compresa tra 6 anni - 11 anni; alla famiglia, su tale valore, è richiesta una compartecipazione del 15% il resto a carico della Provincia

  • fino ad un massimo di 6,00 euro per ogni ora di servizio erogato a minori di età compresa tra 6 -14 anni (18 anni non compiuti nel caso di portatori di handicap certificati o di minori con difficoltà di apprendimento o situazioni di particolare disagio attestate da personale di competenza); alla famiglia, su tale valore, è richiesta una compartecipazione del 15% il resto a carico della Provincia.

La misura è in grado di offrire una risposta a circa 1.500 nuclei famigliari fino al 15 settembre 2020; l’intervento permetterà di erogare fino a 94.000 ore di servizio per la fascia 3 mesi – 3 anni, fino a 165.000 ore di servizio per la fascia 3 anni – 6 anni e fino a 211.000 ore di servizio per la fascia 6 anni – 14 anni.  L’attivazione potenziale sul territorio provinciale è di 130 Enti Accreditati per l’erogazione del servizio.

Conversioni dei buoni già assegnati e nuove domande:

  • per chi è già assegnatario di Buono di Servizio, c'è la possibilità di modificare i progetti di erogazione dei servizi (PES) già depositati, anche sui Buoni già attivati, al fine di richiedere i servizi estivi;

  • per i nuovi richiedenti, madri lavoratrici appartenenti a nucleo famigliari con indicatore ICEF entro il valore 0,40 – possibilità di sottoscrizione on line della domanda generata dal sistema informatico, attraverso l’utilizzo della firma OTP (one time password) senza obbligo di presentarsi presso gli Sportelli della Struttura Ad Personam del Servizio Europa

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