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Al via Contavalle, la Rassegna che non si rassegna dal 29 luglio al 20 agosto



Dal 29 luglio al 20 agosto ad Altavalle la IV edizione della piccola rassegna del ri-esistere. Tredici appuntamenti tra cui due spettacoli per bambini, un laboratorio di costruzione di burattini e marionette, due spettacoli itineranti lungo il Sentiero dei vecchi mestieri e una mostra. E poi il teatro, tanto teatro.

La quarta edizione di Contavalle che si svolge nelle frazioni del comune di Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda) si pone, quest’anno, con un manifesto di speranza chiaro ed esplicito: quello di una Rassegna che non si rassegna. Così racconta il direttore artistico Tommaso Pasquini: “Se la ri-esistenza di Contavalle, quella che ha definito ruolo e obiettivi di un intero progetto fin dai suoi primordi è quella dei piccoli paesi, della loro vita sociale, dei nuovi stili di vita, del protagonismo delle “periferie” e del ruolo della cultura come ponte di progettualità territoriale, la ri-esistenza di questa quarta edizione, oltre che connettersi alla voglia di ripresa ed evasione che ci accomuna tutti dopo mesi di confinamento, è soprattutto una r-esistenza”.

Contavalle r-esiste rispetto a una situazione critica, anche e in particolare modo per il settore culturale messo in ginocchio dall'interruzione delle proprie attività (i teatri sono stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire) e fortemente limitato nelle sue possibilità di progettazione (rassegne e festival hanno bisogno di essere concepiti e organizzati mesi prima del loro svolgimento).

Contavalle r-esiste di fronte allo scoraggiamento dovuto alle difficoltà e alle complessità di ordine tecnico-burocratico e regolamentare che si sono moltiplicate in corrispondenza degli inevitabili provvedimenti legati al contenimento del contagio.

Contavalle r-esiste come risposta attiva al sentimento di rassegnazione con cui abbiamo dovuto familiarizzare a lungo, ostaggi di inevitabili confinamenti e limitazioni, affinché non diventi scontato adattamento e abitudine ordinaria.

Per questo, per l’associazione Puntodoc che promuove e organizza Contavalle grazie al sostegno della Fondazione Caritro, del Comune di Altavalle e di numerose altre realtà del territorio e all’instancabile lavoro dei volontari; esserci nell’estate 2020 è la risposta più importante.

La rassegna prenderà il via il 29 luglio e vedrà la sua prima parte di programma dedicata interamente all’approfondimento della storia del popolo valdese con un omaggio all’opera e all’attività quasi cinquantennale del G.T.A. Gruppo Teatro Angrogna sostenuta con i fondi del otto per mille della Chiesa Valdese. Fino al 3 agosto le piazze dei quattro paesi di Altavalle ospiteranno spettacoli, canti, racconti e mostre legati a uno dei gruppi più significativi della storia del teatro popolare italiano. Nei racconti della compagnia piemontese, assumono particolare importanza anche le vicende legate alla chiesa valdese, la cui storia si lega da secoli in maniera imprescindibile al territorio della val Pellice, a ovest di Torino, da cui provengono i componenti del G.T.A. Proprio questa particolarità legata alla storia religiosa delle valli valdesi, offre l’occasione per proporre all’interno del festival una riflessione interreligiosa, che grazie alla collaborazione con i rappresentanti della chiesa cattolica locale si concretizzerà il 29 luglio, prima dell’inaugurazione della mostra dedicata a Valdo di Lione che sarà allestita presso la sala Le Are di Grumes.






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