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A Borgo Valsugana c'è la Mindfulness con la psicologa Marina Lombardi

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A Borgo Valsugana, in Via Generale de Medici 1, vi è lo studio della dott.ssa Marina Lombardi, una psicologa che propone la Mindfulness, pratica di meditazione con una storia consolidata e scientificamente provata, ma del tutto nuova in Italia. Attraverso questi incontri, senza alcun ricorso ai farmaci, si possono ottenere ottimi risultati nella gestione dello stress e nella risoluzione di stati umorali o depressioni lievi. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Lombardi.


Dott.ssa Lombardi, ci illustra innanzi tutto il Suo percorso professionale?

La dott.ssa Marina Lombardi

«Mi chiamo Marina Lombardi, ho 36 anni e ho studiato Scienze e Tecniche psicologiche presso l’Università di Chieti - Pescara dove mi sono laureata nel 2012. Dopodiché ho svolto varie esperienze lavorative sempre in ambito socio-psicologico, facendo anche l’educatore. Con lo scoppio della pandemia mi sono interessata alla Mindfulness che ho sperimentato prima come percorso personale e poi con un corso grazie al quale ho ottenuto l’abilitazione e l’iscrizione all’albo nazionale. Qualche tempo fa, riscontrando da parte dell’opinione pubblica un crescente interesse per questo tipo di pratica, mi sono decisa ad aprire un mio studio a Borgo Valsugana».


Che cos’è la Mindfulness?

«La mindfulness è un’attitudine che si coltiva attraverso una pratica di meditazione sviluppata a partire dai precetti del buddismo e volta a portare l'attenzione del soggetto in maniera non giudicante verso il momento presente. Ma la Mindfulness, pur rientrando nella categoria delle attività olistiche, in occidente si fonda anche su approcci di tipo scientifico visto che è svolta in ambito clinico su pazienti reduci da infarti o con problemi clinici legati all’ansia. La prova scientifica si riscontra osservando le immagini della risonanza magnetica che evidenziano come le aree corticali, che vengono impiegate nelle emozioni o negli stati d’ansia e di tensione, cambino nei soggetti che praticano con costanza la Mindfulness. In Italia, tuttavia, questa pratica risulta ancora poco conosciuta e per ora in ambito clinico viene utilizzata in forma sperimentale solo dal Besta, l’Istituto neurologico per eccellenza di Milano, altrimenti viene impiegata in forma privata da terapisti, psicoterapeuti, o da chi ha voluto approfondire la propria professionalità».


Che tipo di percorsi propone nel Suo studio?

«Incontri singoli di meditazione e rilassamento, ma soprattutto incontri protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) con acquisizione di tecniche e pratiche guidate alla gestione di stati ansiogeni e/o stressanti tramite respirazione e consapevolezza. Non a caso viene definito “respiro consapevole”, perché si cerca di aiutare i partecipanti a concentrarsi sul momento presente, sul “qui e ora”, facendo in modo che i pensieri o le abitudini che ci avvolgono nel caos della quotidianità si svolgano con più calma e in maniera ponderata, incidendo così direttamente sulla riduzione degli stati ansiogeni, degli stati d’umore e delle lievi forme di depressione. E i risultati si vedono».


Ci può fornire qualche esempio concreto?

«Proprio recentemente il centro emicranie dell’ospedale mi ha inviato una ragazza che soffriva di mal di testa cronici e invalidanti. Dopo sette settimane sta molto meglio. Il mal di testa le viene ancora, ma meno frequente e intenso, e soprattutto è diverso il modo in cui lei l’affronta. Un altro caso, invece, è quello di un giovane atleta che in gara forniva prestazioni esaltanti, ma subito dopo iniziava a vomitare perché concentrava tutta la sua ansia nello stomaco e non riusciva a liberarsene nemmeno con l’intervento farmacologico. Con il protocollo MBSR, acquisendo semplicemente una respirazione più consapevole, è riuscito a risolvere il problema e ora nel dopo gara non vomita più».

Lo studio della dott.ssa Lombardi a Borgo Valsugana

Come si svolgono gli incontri?

«Si tratta di otto appuntamenti (1 a settimana) della durata di circa 60 - 90 minuti, nel corso dei quali insegno vari esercizi basati sulla respirazione, talvolta con dei piccoli movimenti di yoga. Di volta in volta assegno anche degli esercizi da svolgere a casa, con delle tracce audio che invio solitamente via mail assieme a dei documenti prettamente informativi dove si spiega il ciclo dello stress, come avviene l’attivazione dello stress a livello fisiologico e neurologico, quello che accade nel caos giornaliero sottoposti a fonti di stress e quali strategie di risolvimento di questo stress si possano attuare con la Mindfulness».



Insomma, chi viene da Lei non trova la classica psicologa?

«No, benché io sia psicologa di base, parto sempre dal presupposto che non ho bisogno del setting terapeutico come per la psicoterapia. Io non prescrivo farmaci, neppure di tipo omeopatico. Offro semplicemente dei consigli sui modi comportamentali da mettere in atto affinché ognuno possa coltivare la propria consapevolezza, ritagliandosi 5-10 minuti giornalieri per adottare questo tipo di meditazione che comporta una forte crescita in chi la pratica, con il conseguente raggiungimento di una soddisfazione e di una felicità personale. Un percorso che parte sempre dalla persona. Infatti nel mio ruolo di guida, o come si dice di “facilitatore”, non insisto mai, perché non c’è da raggiungere un obiettivo, ognuno deve coltivare la propria consapevolezza e farla diventare abitudine. Per questo il primo incontro che propongo è sempre conoscitivo e gratuito, perché voglio che le persone vengano da me compiendo una scelta ben precisa e del tutto libera. Anche il mio studio non è il classico ambiente che si trova da uno psicologo, bensì un luogo che ho arredato con cura facendo attenzione agli elementi naturali (lampade in bambù, diffusori di aromi, piante), con tappetini, cuscini e coperte per la meditazione. Perché il bello della Mindfulness è il fatto che si possa praticare ovunque: anche nel giardino di casa se uno vuole».











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