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Un passo indietro: emarginazione professionale e violenza contro le donne



In occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Fondazione Museo storico del Trentino e l'Istituto storico italo-germanico della Fondazione Bruno Kessler propongono il webinar dal titolo “Un passo indietro: emarginazione professionale e violenza contro le donne”, a cui parteciperanno la scrittrice Melania G. Mazzucco e la storica Anna Bellavitis. L'appuntamento, sulla piattaforma Google Meet, è per mercoledì 18 novembre alle 17.00.

Una scrittrice e una storica, Melania G. Mazzucco (L’architettrice, Einaudi 2019) e Anna Bellavitis (Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna, Viella 2016), esplorano, a partire dai loro lavori le difficoltà che generazioni di donne hanno incontrato nella loro ricerca di affermazione e autonomia intellettuale ed economica. Le autrici, nell’incontro online del 18 novembre, dialogheranno con Fernanda Alfieri (FBK – ISIG), Cecilia Nubola (FBK – ISIG) ed Elena Tonezzer (FMsT).

Lo scorso febbraio, il direttore artistico e presentatore del Festival di San Remo così motivava la presenza di una delle professioniste coinvolte nella manifestazione: «è stata scelta da me per la sua capacità di stare di fianco a un grande uomo pur stando un passo dietro». Lo stereotipo della donna ancella, della “grande donna dietro un grande uomo”, del femminile che si esalta ed esaurisce nel farsi invisibile a fianco del maschile ritornava senza imbarazzo nella comunicazione mainstream in occasione del grande rituale collettivo nazionale. Modestia, arrendevolezza, gentilezza incondizionata, disponibilità a dare la precedenza all’altro, date come elementi che contraddistinguono positivamente non solo una supposta natura “femminile”, ma anche la sua professionalità. La pandemia che, poche settimane dopo la kermesse sanremese, ha stravolto le nostre abitudini, ha confermato nella prassi visioni radicate nel tempo: se è alle donne che spetta il lavoro di cura, a loro si chiede quindi per prime di accantonare la loro professione.

La longevità di questi stereotipi e la loro persistenza, acuitasi nell’emergenza del presente, ci ha spinte a dedicare a questo tema l’appuntamento che, ogni novembre, dedichiamo alla violenza contro le donne, nella settimana in cui si celebra la giornata mondiale contro sua eliminazione. Anche la svalutazione delle competenze femminili, gli ostacoli posti a chi ha voluto trovare nello studio e nel lavoro la realizzazione dei propri desideri, il diritto a un trattamento equo e a un pari accesso alle professioni, rientrano in questa forma di violenza.

Per partecipare al webinar è obbligatoria l’iscrizione entro martedì 17 novembre 2020 alle ore 10.00: https://bit.ly/3eR9tFW

LE RELATRICI

Melania G. Mazzucco è autrice di Il bacio della Medusa (1996), La camera di Baltus (1998), Lei cosí amata (2000, Super ET 2012), sulla scrittrice Annemarie Schwarzenbach, Vita (2003, Premio Strega, Super ET 2014), Un giorno perfetto (2005, Super ET 2017), da cui Ferzan Ozpetek trae l’omonimo film. Al pittore veneziano Tintoretto dedica il romanzo La lunga attesa dell’angelo (2008, Premio Bagutta), la monumentale biografia Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana (2009, Premio Comisso) e il docufilm Tintoretto. Un ribelle a Venezia (2019), da lei ideato e scritto per Sky Arte, distribuito in tutto il mondo. Nel gennaio 2011 riceve il Premio letterario Viareggio – Tobino come “Autore dell’Anno”. Per Einaudi ha inoltre pubblicato: Limbo (2012, Premio Bottari Lattes Grinzane, Premio Elsa Morante, Premio Giacomo Matteotti); Il bassotto e la Regina (2012, Premio Frignano Ragazzi 2013); Sei come sei (2013); Il museo del mondo (2014), in cui racconta 52 capolavori dell’arte; Io sono con te (2016, Libro dell’anno di Fahrenheit, Radio 3) e L’architettrice (2019). Ha scritto per il cinema, il teatro e la radio e collabora con «la Repubblica». I suoi romanzi sono tradotti in 27 Paesi.


Anna Bellavitis (Udine, 1960) è professoressa ordinaria di storia moderna all’Università di Rouen-Normandie dove dirige il Groupe de Recherche d’Histoire. Ha conseguito il Dottorato all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi (1996), e l’Habilitation à diriger des recherches all’Università di Lyon2 (2007). Ha insegnato nelle università di Tours, Lione, Paris-Nanterre e, dal 2009, Rouen. E’ stata visiting professor nelle università di Napoli-Suor Orsola Benincasa e di Venezia-Ca’ Foscari. Si occupa di storia di genere e della famiglia, storia del lavoro e dell’apprendistato e storia delle categorie sociali, in particolare nella Venezia di età moderna; ha diretto numerosi progetti di ricerca in collaborazione con università e istituzioni europee ed è stata, dal 2014 al 2019, membro dell’Institut Universitaire de France. Socia fondatrice della Società Italiana delle Storiche, ha fatto parte del suo direttivo e della redazione di “Genesis-Rivista della Società Italiana delle Storiche”. Fra le sue pubblicazioni più recenti, il volume Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna (Roma, Viella, 2016) che ha vinto il premio Gisa Giani e di cui è stata pubblicata una versione inglese ampliata: Women’s work and rights in Early Modern urban Europe (London, Palgrave Macmillan, 2018). Su questi temi ha anche curato i volumi: What is Work? Gender at the Crossroads of Home, Family and Business from the Early Modern Era to the Present, (Oxford, New York, Berghahn Books, 2018), con Raffaella Sarti e Manuela Martini e Gender, Law and Economic Well-Being in Europe from the Fifteenth to the Nineteenth Century. North versus South? (London and New York, Routledge, 2019), con Beatrice Zucca Micheletto.


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