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PRIMIERO. Spiegato il successo delle Spàcere

Aggiornamento: 17 ott 2019

Si è svolta a Imer la cinquantaduesima gara nazionale di Spàcere, un gioco che in zona sta suscitando grande interesse



PRIMIERO – Domenica 8 settembre presso l’area sportiva-ricreativa di Imer si è svolto un evento sportivo davvero sui generis. Stiamo parlando della 52esima Gara nazionale di Spàcere, appuntamento promosso dal Gruppo Sportivo Pavione sotto la supervisione della Federazione Autonoma Birillistica Italiana (FABI), associata al C.O.N.I. Un evento di portata nazionale reso possibile anche dall’amicizia che lega Bepi Olivo,ex sindaco di Preganziol (TV), al paese primierotto di cui è assiduo frequentatore.

Molti di voi però si staranno chiedendo: cosa sono le “spàcere”? Si tratta di un gioco che in Primiero ha suscitato grande interesse di pubblico, tanto che la stessa amministrazione comunale di Imer – su suggerimento di Bepi Olivo, Dino Doff Sotta e Gianni Nicolao – ha provveduto a trasformare l’ormai fatiscente campo da bocce del paese in un nuovo impianto per le “spàcere” inaugurato il 15 luglio 2018.

Le spàcere non sono altro che delle pesanti piastre di ferro utilizzate per abbattere nove birilli di legno montati su un cavalletto a 13 metri di distanza. Ogni birillo abbattuto, a seconda del suo ordine e colore, permette di accumulare i punti con cui vincere la sfida. Ma al di là della vittoria, ciò che affascina di questo gioco è la capacità di suscitare l’interesse di un bel gruppo di giovani atleti locali che si stanno impegnando sempre più per competere ad armi pari con le squadre venete più esperte in questo campo, poiché quella delle “spàcere” è proprio una tradizione che si diffuse nel Nord-Est alla fine dell’800 lungo le rive del fiume Piave. Ma c’è chi afferma che l’invenzione di questo gioco risalga addirittura all’epoca egizia, poiché nella tomba di un bambino risalente al 3.200 a.C. sarebbero stati rinvenuti nove pezzi di pietra, usati come birilli, contro cui si indirizzava una sfera. Altre testimonianze emergerebbero dalla Roma antica, dal Medioevo e poi, in maniera più massiccia, dal XV secolo.

L’impianto di Imer è il primo in regione ed è aperto, gratuitamente, a tutti giovani e anziani purché, in caso di minori, sotto la sorveglianza di una persona adulta.

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