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Strada Montesover-Valfloriana, la Provincia avvia la valutazione




Il presidente della Provincia autonoma ha incontrato oggi il Comitato promotore di un nuovo collegamento, stradale e ciclopedonale, tra l'Altopiano di Piné e la valle di Fiemme, attraverso la realizzazione di una strada nel tratto Montesover-Valfloriana che possa essere usata al posto di quella attuale. La quale, con una pendenza media del 15% e con punte del 18%, risulta pericolosa in inverno e finora non ha permesso l'istituzione di un servizio di trasporto pubblico proprio per le sue caratteristiche. A sostegno della propria richiesta, il Comitato promotore ha consegnato al presidente della Provincia una lettera firmata da 423 aziende della zona di Piné, Bedollo e Sover oltre a documenti di sostegno di enti e istituzioni della zona interessata. Presenti anche i sindaci di Baselga di Piné, Bedollo e, per il Comune di Sover, l'assessore alle foreste al posto del sindaco impossibilitato oggi a partecipare all'incontro. Il confronto ha visto la presenza anche dei consiglieri provinciali della Lega della zona di Cembra e di Fiemme oltre che del consigliere provinciale dell'Upt.


L'opera, secondo le valutazioni del Comitato promotore, consentirebbe di avere un collegamento con una pendenza del 4%, con benefici per i territori interessati, dal Pinetano alla valle di Fiemme. A partire da quelli per coloro che dall'Altopiano di Piné si recano normalmente in val di Fiemme come studenti, pendolari o utenti dell'Ospedale di Cavalese. Altri benefici, hanno sottolineato i promotori dell'iniziativa, si avrebbero sul fronte turistico ed economico. Il sindaco di Baselga di Piné ha evidenziato l'importanza del collegamento proposto, caldeggiando altresì il completamento della ciclabile che permetterebbe di realizzare in prospettiva una via per le due ruote da Canazei a Venezia. Per il sindaco di Bedollo un collegamento viario più rapido avrebbe benefici anche sull'ambiente.

Sulla questione posta dal comitato, ad oggi - ha chiarito il presidente della Provincia - l'amministrazione provinciale non ha a disposizione le risorse per un'opera che, da una prima valutazione degli uffici tecnici, richiede risorse ingenti. Se dai fondi olimpici nazionali arriveranno nuovi finanziamenti al Trentino, si potranno fare altre considerazioni.

Da parte del presidente della Provincia autonoma, che nei mesi scorsi si era recato già sul posto per effettuare un sopralluogo con i tecnici e capire la portata dell'infrastruttura viaria, è stato affermato intanto l'impegno a avviare una verifica sulle ipotesi di tracciato praticabili, sulle soluzioni tecniche e sui loro costi in vista di una nuova valutazione delle risorse necessarie e delle modalità tecniche di cui l'opera ha bisogno. Una volta che ci saranno i risultati dello studio, sarà possibile verificare con esattezza portata finanziaria e questioni tecniche per un collegamento che per i territori interessati è importante, ha spiegato il presidente della Provincia. Il quale ha aggiunto che verrà considerata nell'analisi della Provincia anche la proposta di un collegamento ciclabile che corra parallela al tratto viario di cui si parla, in modo tale da avere un quadro complessivo di un'opera che ricade nell'area interessata dalle Olimpiadi invernali del 2026.ltro godendo di un bene comune che merita attenzione e rispetto mentre contribuisce a soddisfare il bisogno di serena tranquillità che pervade il vivere quotidiano di ognuno di noi.









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