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Silvana Oss e le genealogie ritrovate


EMIGRAZIONE. Una vicenda di fine ‘800: da Pergine in Argentina e poi in Brasile


di LINO BEBER

Il 25 gennaio 2021 mi è arrivato una e-mail da Silvana Oss Seraphim, rivoltasi alla Publistampa di Pergine per acquistare una copia del volume Le Genealogie Perginesi rivisitate.

«Signore Lino, saluto! Mi chiamo Silvana. Vivo in Brasile e sto ricercando la genealogia della mia famiglia, italiani di Pergine. Grazie mille. Silvana».


INVIO UN messaggio chiedendo informazioni sulla storia dell’emigrazione dei suoi bisnonni incuriosito dal cognome Oss, molto diffuso nel Perginese, anche perché mia mamma Natalia (1911-1982) è Oss di cognome. Silvana mi scrive che i suoi bisnonni Domenico Oss e Catterina Prada erano emigrati probabilmente nel 1888-89, prima in Argentina, dove nacque il loro figlio João (1889) e poi in Brasile a Piracicaba (Stato di San Paolo) dove vennero alla luce Virginia Maria (1891), Justina Maria (1893-1964) e José (1899-1968), nonno di Silvana.

Mentre della bisnonna Catterina Prada conosce i nomi dei genitori Giovanni Battista e Margherita Corradini, pertanto con facilità si risale al ceppo dell’albero genealogico manoscritto da don Bottea, non ha informazioni dei nomi dei genitori del bisnonno Domenico.

Con l'aiuto di Luigi Oss Papot ho trovato il matrimonio di Domenico con Catterina avvenuto a Pergine il 14 aprile 1883 e scopro che il bisnonno oltre a Oss aveva il secondo attributo Cech, era figlio del fu Giovanni di Zava e della vivente Catterina Lorenzi, era nato il 10 giugno 1852 ed era guardia comunale in Pergine. La moglie Catterina Prada era nata a Vigalzano il 19 maggio 1856.


Silvana Oss

SILVANA MI HA ALLEGATO una vecchia fotografia (in alto) del 1885 dove a destra ci sono i bisnonni Domenico e Catterina Prada che porta sulle ginocchia la figlioletta Maria Irene, nata a Pergine il 6 aprile 1885. Non si sa se la piccola sia sopravvissuta ed emigrata con loro in Argentina, perché non c’è alcuna notizia di questa sorella del nonno di Silvana. Probabilmente nella foto ci sono gli altri fratelli e sorelle e due nipoti di Domenico, che veste la divisa di guardia comunale.

Nel sito “Nati in Trentino” trovo i figli di Oss Giovanni (battezzato Giovanni Benedetto) che nel 1836 aveva sposato Catterina Lorenzi e il luogo di nascita risulta essere Ischia, mentre in realtà erano nati a Zava, che in quel tempo dipendeva dalla parrocchia di Ischia: Dominica Martina (20 gennaio 1837), Bernardo (14 settembre 1838), Cattarina (17 marzo 1840), Teresa (18 marzo 1848), Giovanni Maria (26 gennaio 1850) e Domenico Feliciano (10 giugno 1852), il bisnonno di Silvana.


NEL 2011 SILVANA con il marito José Pedarnig, figlio di Austriaci di Lienz, e la figlia Amanda sono venuti in Italia visitando Roma, Venezia, Milano e Lienz (Tirolo - Austria); a quel tempo non aveva ancora fatto ricerche sugli antenati e non aveva idea da dove provenissero.

Ha poi scoperto, oltre all’origine perginese dei bisnonni, che anche il suo nonno paterno era italiano, di Castelnuovo di Porto (Roma) e che la nonna paterna era di Rovolon (Padova) arrivata bambina con i genitori verso la fine del XIX secolo in Brasile.

Nel volume manoscritto delle Genealogie Perginesi desunte da pubblici documenti (1877) l’autore don Tomaso Vigilio Bottea così scrive a proposito del cognome Oss: «Questa numerosa discendenza è qui distribuita anche nei quattro fogli seguenti».

L’origine etimologica del cognome Oss, che troviamo scritto anche Hos - Hoss - Haas, deriva dal tedesco hase, che significa lepre, animale prolifico simbolo della fecondità. A quanto pare gli Oss hanno ben interpretato il loro cognome diventando i più prolifici abitanti della zona. Il dialetto tedesco-mocheno modifica la “a” in “o” e così hase diventa hose, hos o hoss e infine Oss. Per il Fink, gli Oss sarebbero arrivati dalla Val d’Ultimo a Roveda. Molti emigranti tirolesi arrivarono nel Perginese in epoca medioevale come minatori.

Da Giovanni che abitava a Roveda all’inizio del 1500 i quattro figli scelgono strade diverse: Sebastiano e Domenico rimangono in zona originando gli Oss Tacca e Martinòt e un gruppo di discendenti che alla metà del 1700 scendono a Pergine e a loro viene affibbiato il soprannome di “Roveder”, mentre Tomaso si stabilisce a S. Orsola cambiando addirittura il cognome in Brol (o Broll) e Bortolo sceglie Vignola e da lui la vasta discendenza degli Oss con i vari soprannomi che sono poi entrati a far parte integrante del cognome. Alle pagine 123-124 il Bottea stila l’albero genealogico degli Oss detti Anderlot, Bals, Buner, Pinter e Pegorar, alle pagine 125-126 troviamo gli Oss detti Emer, poi alle pagine 127-128 gli Oss detti Papòt, Zavaròt, Cazador e quelli che vanno a Ischia e infine alle pagine 129-130 gli Oss detti Cazzador con due zeta, Noser, Proner, della Betta, Pinteròt e quelli che vanno a Zava e a Canzolino. Altri Oss con il soprannome integrato poi nel cognome sono i seguenti: Oss Cech, Oss Chemper, Oss Chitti, Oss Eberle, Oss Pergher, Oss Zattel (o Zatel).




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