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Pergine. Presentato "Il filo rosso" con Ornella Muti







Presentato presso il Centro Commerciale Shop Center Valsugana di Pergine il film di Alessandro Bencivenga “Il filo rosso”. Un film particolarmente intenso e toccante che uscirà sugli schermi a dicembre in 80 sale cinematografiche, oltre ad altrettante sale in Inghilterra, Malta, Romania, India e su Amazon Prime Video. La produzione è di Sly Production di Silvestro Marino.


Il cast è di assoluto rilievo: Massimo Bonetti, Ornella Muti, Lello Arena, Francesco Villa (Ale e Franz), Antonio Catania, Paco De Rosa.

Il filo rosso dà vita a una vicenda tratta da una storia vera, che attraversa le pieghe più oscure e dimenticate ovvero la reclusione nei manicomi, l’identità calpestata, la lotta al potere e l’umanità che sopravvive.

Il film si apre all’isola di Ischia, con il personaggio di Poduccio  che è amico di Gennaro giovane infermiere che si trasferisce a lavorare come infermiere nel manicomio di Pergine Valsugana. In manicomio Gennaro incontra Giovanni, interpretato da Massimo Bonetti, rinchiuso da vent’anni non per follia  ma perché si era scagliato contro il potere. Attraverso il filo dei ricordi il film ricorda Benito Mussolini allora rivoluzionario socialista, e  la moglie Ida Irene Dalser interpretata da una straordinaria Ornella Muti. Ida madre di Albino Benito, fu perseguitata, rinchiusa nel manicomio di Pergine dove morirà nel 1937, privata del suo bambino e della propria identità, nel tentativo di cancellare la sua esistenza dalla biografia ufficiale del Duce e il film restituisce proprio la dignità a questa donna, vittima dell’amore e del potere.

La sceneggiatura e il soggetto sono opera di Alessandro Bencivenga e Irene Cocco.  Ornella Muti ha dichiarato che non avrebbe mai fatto questo film se non avessi incontrato un regista come Bencivenga “questa storia mi ha scosso leggendo il copione, la sceneggiatura, ma serve un registra che tocchi la tua anima. Mi ha colpita molto, perché come i registi con cui sono cresciuta, mi ha aiutato a entrare davvero nel personaggio, a sentire, a capire. Questo film  ha un anima e tocca profondamente le donne”. Bencivenga ha raccontato che si parlerà anche di un giovane Mussolini che nel 1909 arriva a Trento per dirigere il movimento dei lavoratori per il socialismo e di un episodio della “Santa di Susà”, dal titolo di un articolo scritto da Benito pubblicato contro un prete della frazione perginese che aveva tre figli. Da quel momento Mussolini arrivò a dirigere il giornale “L’Avanti” e a conoscere proprio Ida Dalser.

Alla presentazione erano presenti Roberto Casagrande presidente dello Shop Center Valsugana, Andrea Fontanari Presidente della Comunità di Valle, Franco Senesi Presidente della Cassa Rurale Alta Valsugana, a seguire l’incontro con il direttore del centro nonchè Sindaco di Pergine, Marco Morelli, il Sindaco di Levico Terme Gianni Beretta.  In questo periodo le riprese del film si svolgono a Pergine e a Levico Terme.  

Giuseppe Facchini




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